Stupidopoli risate inutili

Galeazzi in diretta: «Un rovescio che sembra una bomba al Nepal» il caso. Blob dalla televisione ai libri: la fiera degli svarioni Stupidopoli, risate inutili II boom delle antologie beffarde è soltanto una fuga dalla realtà? p\ ITUPIDOPOL1 entra in liL ' breria. Basta un'infilata m di madornali sciocchezI | ze, un grappolo di esilahsi. 1 ranti castronerie, di strafalcioni e di luoghi comuni ed ecco prender forma lo stupidario pronto per l'uso. La ricetta è elementare: scovare le perle di sublime idiozia nascoste in un talk-show, o in un ufficio pubblico, in un'inserzione a pagamento, in qualche tema d'italiano oppure in un autobus sovraffollato e mescolare con sapienza gli ingredienti. Il risultato sarà sempre lo stesso: una sapida antologia dell'idiozia contemporanea, un dizionario della scempiaggine umana, uno specchio deformante del nostro bla bla quotidiano. Per sistemare alla bell'e meglio la valanga di volumettiblob, le librerie stanno già apprestando appositi scaffali. Una Stupidopoli cartacea edificata con i lapsus, gli svarioni, le sciocchezze e le idées regues che ammorbano l'Italia televisiva e quella burocratica, il Paese scolastico e quello giornalistico. Analfabeti cercano lavoro? Ed ecco apparire il novello Flaubert che raccoglie errori e cantonate sparse in un centinaio di zoppicanti curricula per pubblicarli in un libro dal titolo La mia azienda sta stirando le cuoia (Sperling & Kupfer). I turisti si fanno incantare dai luoghi comuni dell'esotismo a prezzi stracciati? Blob anche per loro: in libreria, puntuale e irridente, arriva il Turistario (Baldini e Castoldi). La sinistra annaspa nella crisi d'identità? Ancora un blob, stavolta con uno Stupidario della sinistra (Mondadori) curato da Fausto Gianfranceschi. E' una mania, una pulsione classificatoria che non conosce più inibizioni ed è per di più editorialmente redditizia. «Si tratta di un fenomeno ciclico» assicura Mario Spagnol, numero uno della Longanesi, «ogni tanto gli editori riscoprono la moda degli stupidari. Adesso sfrutta- un no l'onda positiva nata con Io speriamo che me la cavo e sfornano libri di quel tipo per conseguire il massimo del successo. Passerà anche questa». Passerà, forse. Ma intanto gli sciocchezzai proliferano senza argini. Sulla scia tracciata dall'intraprendente Marcello D'Orta, la scuola diventa un terreno propizio per i blobbisti dell'editoria. Ultima arriva Una professoressa tra i selvaggi (Mondadori) a somministrare le pillole d'idiozia e di ignoranza partorite stavolta non più in una scuola elementare del profondo Sud ma nelle medie superiori delle metropoli «avanzate». «Socrate fu avvelenato mentre beveva tranquillamente la cicuta con i suoi amici», scrive un anonimo studente iscritto d'ufficio nell'albo nazionale degli stupidi. «La monaca di ,/ Monza aveva ,if//// /////////{/' collato in vita», gli fa eco un altro. «I Cartaginesi, dopo essere stati rasi al suolo, si ripresero», sentenzia un terzo. Il festival della scempiaggine scolastica continua per decine di pagine. Niente, però, in confronto alla dabbenaggine e al pressappochismo sfrontato dei giornalisti sportivi recentemente antologizzati da Marco Travaglio per uno Stupidario del calcio e di altri sport. «Il rovescio di Lendl sembra una bomba al Nepal», dice un Giampiero Galeazzi beccato dal crudele compilatore del bestiario sportivo. Lo supera Adriano De Zan che in diretta da Parigi esclama: «Ecco sullo sfondo la statua della Libertà». E ancor più Maria Teresa Ruta, cui spetta la palma della castroneria più spudorata: «Vedo un sorriso come nemmeno Giotto riuscì a fare alla Gioconda». Il Blob librario registra e annota senza pietà. E senza discriminazioni. A Stupidopoli spetta di diritto la cittadinanza onoraria per i giornalisti delle agenzie di stampa messi alla berlina dallo sciocchezzaio Scoppia il maiale, ferito il contadino, e anche i medici, i cui referti incongrui e zeppi di strafalcioni hanno già trovato il loro cantore e derisore. Blob, blob e ancora blob. Le frasi vengono sminuzzate, il discorso si frantuma e si parcellizza. Ma il sociologo e studioso delle comunicazioni di massa Alberto Abruzzese è perplesso sulla validità dell'analogia: «L'equivalente di Blob in li¬ breria sarebbe una catastrofica esplosione che fa a pezzi i libri per poi triturare e riamalgamare i frammenti sparsi secondo una logica dissacratoria». Dunque, tutto il contrario degli stupidari, che casomai, prosegue Abruzzese, «hanno la funzione di classificare e dare un ordine all'esistente». Il nesso, secondo Abruzzese, sta «invece nella .vera e propria invasione delle librerie da parte della chiacchiera televisiva. Ma che c'è di male? La grande impostura che purtroppo ha grande circolazione negli ambienti "colti" nasce dal presupposto che la cultura ap¬ partenga soltanto al mondo dei lettori. Falso due volte. Prima di tutto perché l'universo è composto più da non lettori che da lettori. E soprattutto perché la televisione è riuscita a soddisfare la dimensione comunicativa dei non lettori. Inutile quindi stracciarsi le vesti per la proliferazione degli stupidari e per l'irruzione della televisione in libreria». Resta la cattiveria di chi si diverte alle spalle dei malcapitati finiti in uno sciocchezzaio, l'atmosfera di derisione e di riprovazione sociale che motiva quest'ansia di prendere in castagna gli stupidi patentati, ma anche chi non sa comunicare se non con farfugliamenti, balbettii e rimasticature. Secondo lo studioso di estetica Stefano Zecchi è proprio questa «superficialità» a deformare l'effetto che sul pùbblico hanno i nuovi stupidari. «In quanto tali», sostiene Zecchi, «libri del genere possono anche avere una funzione positiva perché mostrano lati nascosti, stereotipi inconsapevoli, modi di pensare e costumi che si esprimono attraverso quei modi di dire e quei luoghi comuni. La superficialità induce invece a valutare soltanto l'aspetto ridicolo della faccenda e l'esibizione alla blob. Peccato, perché per capire la società e il suo linguaggio, lo stupidario avrebbe potuto riempire il vuoto lasciato da una cultura sussiegosa e accademica da cui sempre più raramente ricevia mo lumi per interpretare ciò che ci accade». Per Stupidopoli, un'altra occasione perduta. Pierluigi Battista Galeazzi in diretta: «Un rovescio che sembra una bomba al Nepal» ogie beffarde dalla realtà? Sopra, Gustave Flaubert A destra, il telecronista Giampiero Galeazz Galeazzi in diretta: «Un rche sembra una bomba a'onda positiva nata con Io riamo che me la cavo e sforo libri di quel tipo per consee il massimo del successo. serà anche questa». Passerà, e. Ma intanto gli sciocchez proliferano senza argini. a scia tracciata dall'intrandente Marcello D'Orta, la ola diventa un terreno proo per i blobbisti dell'editoUltima arriva Una professoa tra i selvaggi (Mondadori) omministrare le pillole d'izia e di ignoranza partorite volta non più in una scuola mentare del profondo Sud nelle medie superiori delle ropoli «avanzate». Socrate fu avvelenato men beveva tranquillamente la uta con i suoi amici», scrive anonimo studente iscritto fficio nell'albo nazionale destupidi. «La naca di ,/ nza aveva ,if//// ■/////////{/' L'avanzata degli stupidari n un disegno di Steinberg breria sarebbe una catastrofica esplosione che fa a pezzi i libri partenga soltalettori. Falso dtutto perché lposto più da nlettori. E soprtelevisione è rire la dimensiodei non lettoristracciarsi le vrazione degli struzione della breria». Resta la cattverte alle spalfiniti in uno scmosfera di derivazione socialest'ansia di prengli stupidi patchi non sa cocon farfugliamrimasticature.dioso di estetiè proprio qulità» a deformre una funzionmostrano lati pi inconsapevore e costumi L'avanzata degli stupidari in un disegno di Steinberg Sopra, Gustave Flaubert A destra, il telecronista Giampiero Galeazz

Luoghi citati: Italia, Monza, Nepal, Parigi