Bosnia Clinton ha il dito sul grilletto

Owen con la Thatcher per il blitz aereo. I cetnici sarebbero entrati a Srebrenica Owen con la Thatcher per il blitz aereo. I cetnici sarebbero entrati a Srebrenica Bosnia, Clinton ha il dito sul grilletto «Pronti a bombardare i serbi» ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO «Sono rammaricato per l'avanzata dei serbi nella Bosnia orientale. Stiamo discutendo con i nostri alleati la possibilità di nuove misure contro di loro. Spero che la gravità della situazione svilupperà un consenso tra i partner dell'Orni», ha dichiarato ieri il presidente americano Bill Clinton riferendosi al dramma di Srebrenica, la città musulmana stretta nella morsa serba, che il ministero degli Esteri francese nella notte dava per «caduta» e che appare comunque non avere scampo. Alla domanda se viene considerata un'azione militare per fermare l'aggressione serba Clinton ha risposto: «Stiamo esaminando varie possibilità e niente è escluso», aggiungendo tuttavia che è sempre stato contrario a un intervento delle truppe terrestri americane in questa regione. Secondo una fonte del Pentagono che ha voluto mantenere l'anonimato gli Stati Uniti stanno prendendo in esame l'opzione di bombardare l'artiglieria pesante serba in Bosnia, ma non assumeranno nessuna iniziativa senza l'accordo degli alleati. «Alla luce della nuova situazione gli Usa sono pronti a spingere per sanzioni immediate contro i serbi», ha confermato il portavoce della Casa Bianca Stephanopoulos. «Il nostro messaggio è che vi sarà un prezzo da pagare se le milizie serbe proseguiranno con gli attacchi». La possibilità di un intervento militare della comunità internazionale contro i serbi è stata annunciata ieri anche da Lord Owen, uno dei due copresidenti della Conferenza di pace sull'ex Jugoslavia. «L'Occidente deve esaminare la possibilità di bombardare selettivamente le strade e i ponti in Bosnia per interrompere i rifornimenti di armi alle truppe serbe. Se il governo di Belgrado non intende fermare questi rifornimenti, allora dobbiamo farlo da soli con un'azione dal cielo», ha detto Owen in un'intervista alla televisione. L'avanzata delle truppe serbe giunte a Srebrenica e i continui violenti bombardamenti della città dove circa 60 mila civili sono minacciati di massacro, ha costretto i capi militari bosniaci a trattare la resa in cambio della salvezza di tutta la popolazione, compresi gli uomini tra i 18 e i 60 anni di età. Le trattative segrete si sono svolte alla presenza del comandante dei Caschi Blu in Bosnia, generale Morillon. Ma in un messaggio radio intercettato dai bosniaci, il capo dell'esercito serbo in Bosnia, generale Mladic, aveva dichiarato di non aver nessuna intenzione comunque di rinunciare alla conquista di Srebrenica. Un altro drammatico messaggio è stato captato via radio a Zagabria: «In nome di Dio clemente e misericordioso aiutateci, qui piovono bombe dappertutto», invocano con la formula del Corano i musulmani. Ieri sera a New York è stata convocata una riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L'accordo nella notte: 150 Caschi Blu entreranno in città per evitare un massacro da parte dei miliziani serbi. La notizia della caduta della città, arrivata da Parigi, non è stata invece confermata dall' inviata della rete televisiva «Cnn» in Bosnia Orientale. In una corrispondenza telefonica da Tuzla, la giornalista ha detto che, secondo le sue fonti, i serbi sono ancora attestati nella periferia, a circa un chilometro. IngridJ Badiirirta Riunito d'emergenza il Consiglio Onu Sos dalla città musulmana: in nome di Dio aiutateci, qui piovono le bombe fy- ^ fy- ^ Una donna musulmana piange al cimitero di Sarajevo i parenti uccisi Qui a fianco Lord Owen

Persone citate: Bill Clinton, Clinton, Lord Owen, Mladic, Morillon, Stephanopoulos, Thatcher