Tutti all'ultimo appello di Fabio Martini
Tutti oH'ultimo appello Tutti oH'ultimo appello E' Segni il più perfezionista Un'ora per registrare tre minuti ROMA. Nuccio Fava si avvicina premuroso: «Occhetto, faccia lo sguardo dolce...». E il segretario del pds: ((Allora non devo fare come il vostro corrispondente da New York...». E Fava: «Chi, Lugato? Per carità, lui quando parla in tv ha un auricolare con registrato il pezzo e quindi deve parlare con questa cosa nell'orecchio». Occhetto: «Deve essere durissima...». I preliminari sono quasi finiti: un truccatore grasso con la barba si avvicina ad Occhetto, gli sfiora dolcememte il ciuffo, gli aggiusta i capelli e finalmente può cominciare la registrazione. Sono le 13,20 negli studi della Rai di Saxa Rubra, da tre ore i leader dei partiti stanno sfilando uno dopo l'altro per registrare l'appello agli elettori che poi è andato in onda ieri sera. I leader dietro le quinte: diversi da come appaiono. Con i loro tic. Le debolezze, che confessano senza pudori. E un'ansia sottile dentro: di compromettere, in quell'appello di tre minuti, un pizzico del proprio prestigio. Mariotto Segni, per registrare un appello di tre minuti, è restato negli studi di Saxa Rubra per un'ora; Marco Pannella, che ha voluto comparire in due appelli, si è presentato con due giacche diverse, per cambiarsele tra un appello e l'altro, ma poi la seconda se l'è dimenticata nella sala trucco. E quando è arrivata Rosa Filippini, il suo charme ha conquistato i funzionari Rai, che le hanno concesso uno strappo alla regola. «Lo rifacciamo?». Il più perfezionista di tutti è Mario Segni. Elegante completo blu, Segni prima di passare nella sala trucco, consegna ai tecnici della Rai il testo del suo appello, in modo che sia trascritto e possa apparire sul «gobbo», lo schermo incorporato dentro la telecamera che permette, per esempio ai conduttori dei Tg, di leggere le notizie, guardando dentro il teleschermo. Segni vuole l'aiuto del «gobbo» e come lui non si fidano della propria capacità di improvvisazione anche Occhetto, Caponnetto, Garavini. Tutti col «gobbo». Segni è un perfezionista e quando si siede davanti alla telecamera chiede subito: «Se c'è qualche problema lo possiamo ripetere, no?». «Certo - lo tranquillizzano dalla regia - possiamo cominciare?» E Segni: «Un attimo». Si guarda sullo schermo: «Vediamo la cravatta», se l'aggiusta, controlla la coreografia e commenta tra sé e sé: «Sfondo blu». E poi chiede ancora: «Com'è la posa normale? Così?». E ancora: «Dove guardo? Guardo li?». Si può co- minciare. «Buonasera, sono Mario Segni...». Cita Norberto Bobbio, dice che bisogna votare Sì perché altrimenti «il treno delle riforme non passerà più», ma alla fine il primo provino non gli garba. «Posso cancellare qualche cosettina?». Inizia una lunga contrattazione. Taglia, cuci, lima e passano i minuti. Nel frattempo è arrivato Gianfranco Fini. Un funzionario Rai si avvicina a Segni: «Fini si sta truccando, non ha premura, è tranquillo: sa, quando sta in questi ambienti...». E Segni: «Sì, sì è civile, lo è stato anche quando ho fatto un dibattito con lui...». Secondo provino, Segni ha un altro piglio. Stavolta tutto bene. Sotto un altro. E' Fini e Segni, cavalleresco, gli augura: «In bocca al lupo». E Fini: «Sì, ne abbiamo bisogno». Il cuscino morbidissimo. E' la volta di Rosa Filippini, ambientalista eletta nelle liste del psi che vuole cancellare il controllo delle Usi sull'ambiente. E' donna ed è carina: basta questo per addolcire lo studio e per far affiorare qualche sottile, involontario doppio senso. Ecco Nuccio Fava: «Per voi facciamo un'eccezione, se volete vi mettiamo il simbolino degli Amici della Terra». La Filippini è tesa. Puleo la consiglia: ((Devi guardare quel buco nero». La Filippini: «Ma questa sedia è bassa». Puleo si avvicina: «C'è la leva, vedi qui, non vorrei che ti rovinasse le calze...». Ecco intervenire Armonioso, il «regista» in sala: «Facciamo portare dei cuscini». La Filippini: «Ma no, no, lasci stare». Armonioso: «Ne abbiamo di morbidissimi...». Puleo: «Ma sì, frenano il dondolìo». Arrivano i cuscini e la Filippini è soddisfatta: «Oh, è già diverso». I professionisti della tv. Leoluca Orlando è arrivato a Saxa Rubra alle 13,10, aveva un aereo alle 13,50. Si è fatto truccare, ha preso due appunti, non ha voluto il «gobbo» ed è uscito dagli studi Rai alle 13,34. Un record. Stessa performance per Gianfranco Fini e Marco che si sono presentati senza appunti. Fa centro al primo colpo anche Achille Occhetto. Lo scherzo di Pannella. Alla Rai in questi giorni sono felicissimi perché i loro faccia a faccia hanno surclassato quelli di Mentana, ma Pannella due sere fa ha fatto uno scherzo, quando alla fine del suo appello ha detto: «E ora sintonizzatevi su Canale 5». Naturalmente c'era ancora lui, il mattatore. Fabio Martini
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