Acquafortisti dell '800 italiani e francesi

«VECCHIO MELO» «VECCHIO MELO» Acquafortisti dell'800 italiani e francesi L JV incisione dell'Ottocen■ to è uno di quei rari serbatoi di prodotti artistici di buon livello cui l'amatore può attingere con una spesa veramente limitata (a volte tanto da sembrare «ingiusta»). Bei fogli di nomi importanti del secolo scorso costano meno di quelli oggi prodotti da un giovanotto alle prime armi. Vale perciò la pena di fare una visitina al «Vecchio Melo», in via San Dalmazzo 6/C (orario: 16-19,30; chiuso lun e fest) dove fino al 29 maggio si potrà scegliere tra più di cento stampe di autori francesi e italiani che Vurchio e Biraghi hanno selezionato con gusto. I prezzi medi vanno dalle 200 alle 400 mila lire, ma vi sono anche stampe che costano 100 mila lire. Cifre affrontabili anche in un momento di crisi. Bello il paesaggio invernale di Breton e fortissimo il «Lupo nella neve» di Bracquemond, di cui sono in mostra altre sette incisioni. Del grande Meryon, una sola piccola acquaforte, «La pecora e l'agnello». Due notevolissimi pezzi di Jacque, e uno dei due è la bellissima «Fattoria» con i maiali del 1845. Vari pregevoli fogli di Appian, Daubigny e Huet, ma anche del meno noto ma assai interessante Alfred Taièe. Un bellissimo Manet, l'acquaforte intitolata «Il Dal 16 aprile al 9 maggio 1993 MARIO LISA Galleria Aversa gatto e i fiori». Sei pezzi di Raffaelli, che Degas tanto stimava. Tra gli italiani, cinque Fontanesi, una «Campagna romana» di Avondo, la freschissima «Notizie dal campo» di Turletti e il magistrale «Fonte di Londra» di De Nittis. [b. z.J MOSTRA ANTOLOGICA \ Via Carlo Alberto 24 - TORINO

Luoghi citati: Londra, Torino