SALVATOR ROSA

SALVATOR ROSA SALVATOR ROSA Tutta l'opera grafica all'Arte Antica POCO più di cento pezzi (l'opera incisa al completo), esemplificati spesso in diverse prove di varia qualità (onde il visitatore si faccia l'occhio anche su questo fondamentale aspetto dell'incisione, che tanto peso ha sulla bellezza e sul prezzo) dimostrano che Salvator Rosa ebbe talento di vero incisore, quell'estro che sa cogliere gli aspetti meglio esprimibili con la punta dell'acquaforte. Vissuto nello stesso arco di tempo di Rembrandt, nei fogli migliori Rosa sembra aver conosciuto le figure dell'olandese (si veda l'illustrazione). Siamo nel Seicento, e il nostro artista da Napoli capta i primi lontanissimi refoli del gusto romantico: era uomo poliedrico, musico, teatrante, sereno e tenebroso. Il successo gli arrise, perché divenne «di moda», e le sue incisioni, cui si dedicò solo per breve tempo, sono in parte il divertimento di un talento predisposto, in parte sfruttamento di temi e prototipi destinati a un pubblico di estimatori. La sua produzione acquafortistica si suddivide nei due filoni principali di infinite figurine (specialmente soldati) dove la punta scorre libera e godibile, indifferente a una eccessiva correttezza accademi¬ ca, e le grandi lastre destinate alla decorazione delle sale dei ricchi, con soggetti storici, mitologici e fantastici, come la famosa e impressionante «Caduta dei giganti». Bella mostra e bella impresa culturale di Silverio Salamon. Beppi Zancan Salvator Rosa, l'opera grafica completa L'Arte Antica, via Volta 9; orario 10,30-12,30 e 16-19,30; chiuso test e lun mattina. Fino al 29 maggio.

Persone citate: Beppi Zancan, Rembrandt, Salvator Rosa, Silverio Salamon

Luoghi citati: Napoli