Da Gitolo a Vallanzasca love story dietro le sbarre
LE NOZZE IN CARCERE Da Gitolo a Vallanzasca love story dietro le sbarre LE NOZZE IN CARCERE I amori vissuti tra un colloquio in carcere e un incontro nell'aula di un tribunale la cronaca offre numerosi esempi. E un record singolare spetta a Renato Vallanzasca. E' la fine di ottobre del 1990 quando il «bel René» annuncia il suo matrimonio dal supercarcere nuorese di Bad'e Carros. La promessa sposa è Lia Basanisi, 32 anni e un passato segnato da un paio di processi per associazione a delinquere e per il concorso nella evasione dal carcere di Spoleto tentata da Vallanzasca nel 1984. Su «René» pesano quattro ergastoli, ma l'annuncio soprende soprattutto perché arriva a meno di un mese dal divorzio che Vallanzasca ha avuto da Giuliana Brusa, con la quale si era unito in matrimonio nel 1979. Dove? Nel carcere di Cuneo, testimone di nozze Francis Turatello. C'è anche chi dal carcere ha espresso il desiderio di avere un figlio. L'esempio arriva da Raffaele Cutolo, sette ergastoli e un nome legato alle sanguinose gesta della Nuova Camorra Organizzata, Nel maggio del 1991, Cutolo scrive al direttore generale degli istituti di pena. Una lunga lettera in cui esprime il suo «profondo amore» per Immacolata lacerne (sposata otto anni prima nel supercarcere dell'Asinara) e indica nell'inseminazione artificiale la via per rendere madre la donna. Lo scalpore che seguì fu notevole, come quello suscitato due anni prima da un matrimonio celebrato in Comune a Roma e che coronò una storia d'amore nata dietro le sbarre del supercarcere di Paliano tra due ex terroristi un tempo schierati svi fronti diametralmente opposti. Giugno 1989: lui è Sergio Calore, ex di Ordine nuovo ih semilibértà; lei è Emilia Libera, è incinta e vive in libertà condizionale dopo gli anni di prigione dovuti alla sua militanza nelle Brigate Rosse. E gli anni del terrore tornano alla memoria anche in occasione delle nozze celebrate nel febbraio del 1985 in un locale di Rebibbia. Davanti al sacerdote, Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, entrambi imputati in numerosi processi per i reati compiuti dai Nar, i Nuclei armati rivoluzionari. Ancora un carcere, ancora un'unione tra terroristi. E' il marzo del 1983 quando alle Murate di Firenze si svolgono le nozze tra due capi di Prima linea, Sergio Segio e Susanna Ronconi. Le celebra l'assessore comunale del pli Adalberto Scarlino. Con gli sposi ci sono i familiari e alcuni amici. Scarlino legge gli articoli del codice civile che regolano il matrimonio e, quando arriva alla norma che parla dell'obbligo della coabitazione, trova la pronta risposta di Segio: «Sarà difficile». [1. u.] A fianco Renato Vallanzasca A sinistra Raffaele Cutolo
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