In cerca dell'anti-Novelli di Mario Deaglio

Entro 20 giorni si devono presentare i nomi per votare col nuovo sistema Entro 20 giorni si devono presentare i nomi per votare col nuovo sistema In cerco dell'anti-Novelli Pds epsiper un sindaco comune Illustrate le rispettive posizioni sui «Sì» e sui «No» ai referendum, partiti e movimenti si dedicano ora alla ricerca di personaggi di prestigio da candidare alla poltrona di sindaco. Una ricerca difficile, costellata da alcuni «No grazie» e da un tourbillon di voci. Per ora i candidati in lizza sono due, uno certo, l'altro in attesa di verifica. Certo è Diego Novelli, proposto dalla Rete. In attesa di verifica, Valentino Castellani, indicato dal gruppo degli otto saggi a sindacati, associazioni cattoliche e laiche e a movimenti vari. Bagnasco, Manghi, Perone, Rusconi, Tranfaglia, Traniello, Vattimo e Zich mercoledì l'hanno lanciato, domani, ore 13, sentiranno con quali risultati. I programmi, in linea di massima ci sono. Mancano gli uomini che scenderanno in campo per realizzarli. Ma il tempo stringe: liste e aspiranti sindaci devono essere presentati entro il 5 maggio, tra 20 giorni. Democrazia cristiana. Dopo un lungo colloquio telefonico con Mino Martinazzoli, il segretario cittadino Francesco Bruno annuncia: «La segreteria nazionale preferirebbe presentare simbolo e lista di partito. Ma ammette di non conoscere la situazione torinese e ci lascia liberi di scegliere». Domani Bruno riunirà la direzione alla quale chiederà di decidere subito. «A Torino - osserva - sarà difficile affrontare le elezioni da soli. Sarà necessario valutare con chi allearci, consultare al più presto partiti e movimenti laici». Candidati? «Non c'è nulla di ufficiale» precisa Bruno. I nomi? Quelli del giurista Marcello Gallo, di Luigi Rossi di Montelera che si affiancano all'ex vicesindaco Pizzetti e al responsabille del Sermig, Olivero, anche se gli ultimi due hanno già detto «no». Pds-socialisti. Primo faccia a faccia tra i due partiti sui problemi sindaco e liste comuni a sinistra: il psi, rappresentato dal segretario regionale Franco Amato, da quello provinciale Franco Tigani e dall'ex vicesindaco Marziano Marzano; più folta la delegazione pds, guidata dai segretari Chiamparino e Dameri e dall'ex capogruppo Carpanini. I socialisti, pur apprezzando la candidatura Castellani, preferirebbero scegliere all'interno di «una rosa più ampia» che comprenda, oltre al vicerettore del Poli, anche il sindacalista Bruno Manghi. Ma quest'ultimo fa sapere di non essere disponibile. II segretario del pds Chiamparino chiede al psi e all'intera sinistra di incontrarsi, già a fine settimana, ad un tavolo comune per verificare se sia possibile sostenere il candidato espresso dagli Otto saggi. «Non c'è tempo da perdere - dice - e, venerdì, appena Castellani avrà ottenuto il "gradimento" delle associazioni alle quali è stato proposto potremmo valutare tutti insieme (anche con la Rete) l'eventualità di avere un candidato unico per le sinistre». Ma la Rete propone Novelli... «A maggior ragione precisa il segretario del pds -, è necessario un confronto a tempi brevi, per non arrivare al voto del 6 giugno con due o più concorrenti». Rete. Gli uomini di Orlando e Novelli hanno illustrato il loro programma per Torino. All'incontro hanno partecipato il pds, i verdi del «No» ai referendum (quelli del «Sì» erano impegnati), il pensionato Scardicchio, il socialista Marzano, una folta dele¬ gazione di Rifondazione comunista. C'era Valentino Castellani, il quale ha assicurato: «Parlerò dopo il nuovo incontro tra gli Otto di Iniziativa per Torino con le associazioni». Popolari di Mario Segni. Annunciano che il 16 aprile (domani) e il 20 allestiranno 10 banchetti in città. «Ai tavoli - dice Sergio Gaiotti - consegneremo alla gente una scheda con le nostre ipotesi di sindaco, lasciando uno spazio vuoto per chi ne ha altre da suggerire». I nomi proposti sono: Mario Deaglio (docente ad Economia e Commercio), Ernesto Olivero (responsabile del Sermig), anche se entrambi hanno detto di non accettare candidature, e Valentino Castellani. Lega Nord. Il segretario del Piemonte, Gipo Farassino, per ora traccia solo il profilo del «suo» candidato-sindaco: «E' un avvocato che si occupa di problemi amministrativi». Il nome? «Non posso dirlo, perché non ha ancora accettato». Giuseppe Sangiorgio Da Roma alla de «Tenete il simbolo» La Lega proporrà un «tecnico» A sinistra il professor Valentino Castellani, qui a fianco l'economista Mario Deaglio, in alto il giurista Marcello Gallo

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