Baretti il ribelle della «Frusta»
Baretti il ribelle della «Frusta» In omaggio con La Stampa oggi i «Ritratti storici» di Mario Soldati Baretti il ribelle della «Frusta» Lo scienziato Lagrange diviso tra Berlino e Parigi I ritratti storici di oggi sono di due protagonisti dell'Illuminismo, in campi molto diversi. Giuseppe Baretti fu fin dalla gioventù un ribelle: il padre voleva infatti che seguisse le sue orme, svolgeva la professione di Misuratore regio, mentre invece lui decise di dedicarsi a tempo pieno alla letteratura. La sua vita si svolse per la maggior parte al di fuori di Torino, fra Venezia, dove fu amico di Gozzi; Milano, dove frequentò Carlo Imbonati e soprattutto Londra, dove morì e dove svolse quasi tutta la sua attività di scrittore divulgativo e poeta: Fu uno dei tanti scrittori di viaggi. Il suo nome è inoltre legato alla rivista «La frusta letteraria», che gli provocò non pochi guai. La sua attività di scrittore e la pensione che aveva ottenuto in Inghilterra non gli impedirono di vivere in un' estrema indigenza negli ultimi anni della sua vita. Lagrange invece ha legato il suo nome alla scienza, in particolare alla matematica e alla fisica. Anche lui, come Baretti, visse per la maggior parte della sua vita fuori Italia, prima in Prussia, alla corte di Federico II, e poi in Francia, dove sostenne la Rivoluzione fino a quando questa mostrò il suo aspetto più truculento. Lagrange fu inoltre tra i fautori del nuovo sistema metrico decimale, quello che si usa ancora oggi senza che ce ne rendiamo più conto. Questi due uomini hanno rappresentato lo spirito cosmopolita tipico degli intellettuali del Settecento. Torino ha loro dato i natali, ma essi a Torino, pur vivendo lontano, hanno dato molto: basti pensare all'Accademia delle Scienze, voluta da Lagrange ed ancora molto attiva oggi e all'opera di Baretti per fare sì che in Inghilterra venisse meno il pregiudizio di inferiorità che si sentiva per l'Italia e per il Piemonte in particolare, [g. rom.l Il ritratto di Giuseppe Baretti
Persone citate: Baretti, Carlo Imbonati, Federico Ii, Giuseppe Baretti, Gozzi, Mario Soldati
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