E la mamma di Giorgio «Chi ha visto ci aiuti»

E la mamma di Giorgio «Chi ha visto ci aiuti» Continuano le ricerche delle due auto pirata E la mamma di Giorgio «Chi ha visto ci aiuti» Caccia a due auto: una Uno e una vettura di fabbricazione giapponese. I vigili urbani, sezione infortunistica, stringono il cerchio. Si lavora su alcuni numeri di una targa e alcune testimonianze. Persone che quella sera, la domenica di Pasqua, sono passate per corso Casale dove è stato investito e ucciso Giorgio Pagani, 23 anni. Tanti piccoli tasselli. Messi assieme potrebbero ricostruire il mosaico e portare alla identificazione dei tre automobilisti che quella sera hanno travolto il ragazzo. Soprattutto di quella persona che guidava la vettura di colore verdolino, la prima auto che ha investito Giorgio. «Io l'ho visto, si è fermato sul bordo della strada. Un attimo, poi ha ingranato la marcia ed è scappato via. Ero alla finestra della mia camera da letto». E' il racconto del testimone che abita in un palazzo di corso Casale e che la sera di Pasqua ha seguito quei drammatici momenti. Alcuni suoi particolari sono importanti e confermano altre testimonianze già raccolte. Ad esempio il colore e il modello di alcune delle tre vetture che hanno investito e travolto, in drammatica sequenza, il corpo di Pagani. I vigili rinnovano l'invito: «Chi ha visto si metta in contatto con i nostri uffici. Ogni particolare, anche se in apparenza insignificante, potrebbe portare conferme ad elementi che già possediamo». Domani, parenti ed amici si stringeranno per l'estremo saluto a Giorgio Pagani. I funerali alle 11,45, presso la parrocchia di San Pietro e Paolo, in largo Saluzzo (stasera il Rosario alle 18). «Chi ha visto ci aiuti», mormora la mamma del giovane. «Quella sera Giorgio è stato ucciso tre volte. Chi l'ha investito poteva soccorrerlo. Impedire che altri lo travolgessero ancora. Per questo lo hanno ucciso tre volte».

Persone citate: Giorgio Pagani