Piccola Italia, grandi gol

Verso Usa '94: contro l'Estonia ieri a Trieste non c'è stata l'abbuffata, anzi si è rischiata la figuraccia LA STAMPA SPORT Giovedì 15 Aprile 1993 31 Verso Usa '94: contro l'Estonia ieri a Trieste non c'è stata l'abbuffata, anzi si è rischiata la figuraccia Piccola Italia, grandi gol Baggio e Signori lampi nel buio TRIESTE DAL NOSTRO INVIATO Anche il calcio del futuro, quando si inceppa, ha bisogno di trovare gli uomini, avendo perso gli schemi. L'Italia più arruffona dell'ultimo periodo lo dimostra con questa vittoria per 2-0 sull'Estonia, che doveva restare seppellita dagli effetti speciali di Sacchi e invece si è tenuta a un solo gol di scarto sino a quattro minuti dal termine. Ai fini della classifica questo successo striminzito non complica le cose. E' improbabile che la qualificazione dell'Italia ai Mondiali si decida sul numero dei gol. Tuttavia è un colpo alla sicurezza che gli azzurri avevano trovato. Altro che squadra sulla via della perfezione. Senza gli estri di Signori e di Roberto Baggjo staremmo a descrivervi una figuraccia, soprattutto per la supponenza, la lentezza e la povera determinazione degli azzurri. Si gioca anche troppo per la platea, dopo venti minuti, che sono il tempo necessario per far scendere gli estoni dall'illusione che ne) calcio sia sparita ogni gerarchia. L'azione del gol è divina, entrandoci il Codino bianconero in gran spolvero. La palla viaggia in verticale da Albertini verso il centro dell'area, i baltici si lasciano confondere dall'incrocio delle punte con il risultato di lasciare libero il Baggio in mezzo all'area, servito astutamente dal tocco di Signori. Per chi ha i piedi buoni e il coraggio di osare non è un'impresa saltare il portiere e calciare nella porta vuota. L'Italia insiste. Del resto che si può fare contro un punchingball? Lo si picchia, cercando di non tirare i colpi alla rinfusa. E in questo il gioco degli azzurri non è esemplare. Baggiol inventa, Signori scalpita e quando gli capita l'occasione cerca la porta, come al 27' su una punizione che pennella sotto la traversa, là dove il gigantesco Poom riesce tuttavia ad arrivare. Manca la velocità, è tutto un insistere nei dribbling alla ricerca di varchi velleitari. Come se il gol contro un avversario del genere debba cadere come le ciliegie di luglio. Melli, che al 16' si era visto annullare un gol di testa per una carica sul portiere molto dubbia, stenta ad entrare nel meccanismo di Baggio e Signori: lo vediamo al 38' con un tiro rabbioso ma troppo centrale per ingannare Poom e poi non arriva su un lancio lungo del Divin Codino. Per il momento Casiraghi, pur con i limiti che dimostra quest'anno nella Juve, può integrarsi meglio nel triangolo con i due Gemetti. In più non c'è la carica potente di Maldini sulla sinistra, dove Di Chiara sembra timido. E a destra Fuser ha bisogno di spazi lunghi per piazzare le proprie falcate da cavallone di razza: gli estoni, bruciati al 9' dal suo sprint prulungato, lo comprendono in fretta e lo frenano. Su quel lato poi si paga la latitanza di Porrmi, che non ha un avversario da marcare, ma non prende mai l'iniziativa. Nella ripresa infatti l'Arrigo lo sostituisce con Mannini. Certo l'Italia crea occasioni. La difesa dell'Estonia è molto coperta: il ricordo dei sei gol subiti dalla Svizzera alla prima partita consiglia a Phr di allestire alcune dighe davanti alla propria porta. Solo Pustov, l'armadio quattro stagioni, rimane a pungere, si fa per dire nella metà campo italiana. Si tratta di trovare gli scambi giusti. Invece si esagera nel toccar di fino. Al 40' Signori reclama un rigore (ma Tomas Kallaste gli ha levato la palla di precisione), ancora il laziale si lamenterà di un atterramento in area all'inizio della ripresa. Il risultato non si schioda. Le finezze si sprecano, a sproposito. Non c'è il ritmo, l'aggressività che aveva schiantato Malta. Fioccano i palloni in area, senza la logica che accompagna di solito il gioco sacchiano. E mentre piovono i fischi, coperti dagli slogan patriottici o fascisti della curva, gli estoni sognano la grande impresa di soggiacere a un misero gol. Palle buone, poche. C'è un azione di Melli e Di Chiara bloccata dal portiere. Sembra l'ultima. Invece all'86' Signori mette il sigillo, su assist del Divin Codino. Al solito. Marco Ansaldo ITALIA ESTONIA PAGLIUCA sv J^L POOM 7 PORHINI 5 KALLASTER. 6 46'MANNINI 6 LEMSALU 6 DICHIARA 5,5 PRINS 5 BAGGIOD. 5,5 KALJEND 5,5 68'DIMAURO sv KALLASTE T. 6 VIERCHOWOD 6 BARISSOV 6 BARESI 6 KRISTAL 5 FUSER 6 REIM 6 ALBERTINI 6.5 89' OLMETS sv MELLI 5,5 RATNIKOV 6 BAGGIOR. 7 PUSTOV 5,5 SIGNORI 6,5 83'RADALA sv AII.:SACCHI 6 All.: PIIR 6 Arbltro: PILLER (Ungheria) 6,5 0 Reti: 20' Baggio R., 86' Signori. Spettatori: 22.279 per un incasso di L. 808.225.000. Signori a quattro soli minuti dalla fine realizza così il secondo gol per l'Italia, su assist di Roberto Baggio (TELEFOTO AP]