Amato salva gli integrativi

Il documento del governo prevede due livelli contrattuali Il documento del governo prevede due livelli contrattuali Amato sulva gli integrativi E rispunta una mini scala mobile ROMA. Due livelli contrattuali non sovrapposti e, in caso di prolungata carenza contrattuale, un meccanismo di «scala mobile» che corrisponda al 30% dell'inflazione: sono questi i cardini del documento sugli assetti contrattuali che il governo ha consegnato l'altra sera alle parti sociali. Le proposte del governo sono contenute in quattro pagine. Il documento, in sostanza, ribadisce quanto già convenuto il 31 luglio scorso e cioè la previsione di livelli contrattuali non sovrapposti e distinti, e la necessità di una parziale difesa del potere di acquisto dei salari in caso di prolungata vacanza contrattuale. Per la durata dei contratti, il governo, pur affermando che il ciclo triennale è quello che meglio si colloca nella programmazione del quadro macro-economico, non esclude che si possa adottare anche una durata quadriennale che richiederebbe però verifiche ed eventuali aggiustamenti di quadro in un momento intermedio e partirebbe quindi con elementi di maggiore incertezza. Sui livelli contrattuali, il governo più che una proposta-soluzione ha messo a punto un canovaccio sul quale sviluppare stasera la discussione con i sindacati e gli imprenditori. I fattori su cui è possibile intervenire per evitare la sovrapposizione dei livelli - rileva il documento - sono il tempo e le materie. Logicamente, secondo il governo, si può usare l'uno o l'altro, oppure entrambi i fattori. 1 livelli contrattuali quindi potrebbero essere «in sequenza» o, sia pure per una parte del tempo, «contestuali». La scelta dovrebbe tener conto della «prioritaria esigenza» di dare una nuova conformazione al salario, con voci di competenza nazionale (i minimi contrattuali) e voci «di secondo livello» (di sicuro, se prevista, quella relativa alla partecipazione agli utili, ovvero a particolari programmi, nonché quella in cui si assommano le altre naturali specificità del lavoro e del suo costo). La scelta del secondo livello (se aziendale, di comparto o territoriale) e le modalità della sua attivazione andrebbero comunque lasciate al contratto nazionale di categoria. L'accordo interconfederale può regolare solamente la tipologia e in¬ trodurre clausole per evitare eventuali sovrapposizioni tra i due livelli di contrattazione. La precostituzione di questi livelli - secondo il documento - deve sempre assicurare una dinamica salariale coerente con la politica dei redditi e con i relativi parametri. Per la parziale difesa del potere di acquisto dei salari, il meccanismo dovrà coprire i periodi di prolungata discontinuità contrattuale (ad esempio oltre i 6 mesi), dovrà corrispondere a una percentuale (30%) dell'andamento dell'inflazione e dovrà essere tale da costituire incentivo allo svolgimento e alla conclusione dei negoziati. Rispetto al meccanismo di parziale difesa dei salari, si pone il problema dei lavo¬ ratori senza contratto, per i quah esso potrebbe valere in via autonoma, sempre che questi lavoratori non siano «ex lege» ricondotti a contratti di riferimento. Nel capitolo dedicato alle rappresentanze sindacali aziendali, il documento stabilisce che queste dovranno assorbire tutte le competenze contrattuali previste dalle leggi e, con le modalità d'esercizio stabilite dai singoli contratti nazionali, anche quelle previste da questi ultimi. Nella loro composizione le rsa dovranno rispondere a criteri che ne garantiscano tanto la derivazione dai lavoratori dell'azienda, quanto il collegamento con i sindacati che stipulano i contratti nazionali, [f.bul.] Giuliano Amato

Persone citate: Giuliano Amato

Luoghi citati: Roma