In California e' già' tornato di Lorenzo Soria
In California e' già' tornato In California e' già' tornato Ifigli dei fiori sono morti, l'acido no e la minaccia si fa strada nei college 7n] LOS ANGELES L ' ANDALI e capelli lunghi sino alle spalle, m Scontri brutali con la polizia e «comuni» di Il figli dei fiori. San- Francisco e le sue estati hJj d'amore. Jeans a campana e easy rider. Woodstock e «fate l'amore e non la guerra». Le immagini di quel turbolento periodo a cavallo tra la fine degli Anni Sessanta e l'inizio della decade successiva scorrono sbiadite nella memoria. E il pensiero, inevitabilmente, va anche agli psicofarmaci e agli allucinogeni che hanno accompagnato ed alimentato i sit-in, i teach-in e i love-in dell'epoca. All'Lsd, in particolare, ai «trip» di acido che per molti sono stati il biglietto da visita per viaggi liberatori verso livelli superiori di consapevolezza, verso «magica! mistery tours» oltre i muri della coscienza. E che per altri si sono risolti in terrificanti esplorazioni nel mondo delle psicosi, culminati in alcuni casi in tragici voli dal quinto piano. Le leggi della fisica si erano rivelate più forti dei poteri dell'acido. L'Lsd aveva trovato il suo profeta in Timothy Leary, un professore di Harvard espulso perché lo aveva sperimentato con i suoi studenti. Aveva anche il suo inno, una canzone dei Beatles il cui titolo ricalcava le sue iniziali: «Lucy in the Sky with Diamonds». Ma finita l'epoca dei sogni e delle illusioni, era venuta la coca. L'Lsd sembrava sepolto per sempre, un simbolo estremamente datato che veniva ricordato attraverso immagini e documentari segnati dal tempo. Ma a 25 anni dal periodo, se così lo si può chiamare, del suo «massimo splendore» e nel 50° anniversario dal giorno in cui Albert Hofmann ne scoprì i poteri, l'Lsd sta vivendo una seconda giovinezza. Proprio martedì, la University of Michigan ha presentato il suo studio annuale sul consumo di stupefacenti nelle scuole. Tra gli studenti dell'ultimo anno di scuola secondaria, tutte le droghe sono in calo meno una: l'Lsd. Per la prima volta dal 1976, Thimoty Leary, il profeta ell' Lsd, negli Anni 70 più studenti di 16-17 anni hanno usato l'Lsd che la cocaina e Ronald Siegel, psicofarmacologo dell' Università della California a Los Angeles, commenta: «E' come i film della Disney», dice. «Torno sempre, da una generazione all'altra». L'Lsd ora in circolazione è molto diverso da quello degli Anni 60. A 71 anni, Leary continua a dire che lui seguita ad usarlo, per «fini nobili e spirituali». Ma per molti sembra un'altra sostanza da inserire nel cocktail chimico per andare ad una festa, un intossicante sociale. Costa poco, 5 dollari per «trip». Le dosi sono calate, da 150-250 milligrammi a non più di 20-80. Ma il pericolo di effetti psicotici resta e nei centri di riabilitazione ne sanno qualcosa. «Questa generazione è lontana dagli Anni Sessanta quel tanto che basta per non ricordare i trip finiti male e i cer-' velli andati in fumo», sostiene Robert Margolis, della Ridgview Hospital di Atlanta. «Non lo conoscono e dunque non hanno paura dell'acido». Altre sostanze stanno acquistando intanto popolarità: sono le «smart drugs». «Smart» sta per intelligente e chi le usa lo fa appunto non per ricercare se stesso o per compiere viaggi dentro e oltre la propria coscienza, ma nella convinzione di poter stimolare l'intelligenza e le funzioni cerebrali. Si tratta di vitamine e aminoacidi. Le usano il popolo della notte che sta alzato fino all'alba a ballare al suono ossessivo della «industriai music», o gli imprenditori che devono prepararsi ad un importante meeting. La Food and Drugs Administration, l'ente federale chiamato a regolare i farmaci, per ora si è tenuto fuori. Ma si appresta a stringere la morsa, perché secondo molti scienziati l'unica cosa certa attorno alle smart drugs è che alcuni imprenditori si sono arricchiti. Una nuova generazione di consumatori è rimasta vittima di un'illusione. Un'altra volta. Lorenzo Soria Thimoty Leary, il profeta dell' Lsd, negli Anni 70
Persone citate: Albert Hofmann, Disney, Leary, Robert Margolis, Ronald Siegel, Timothy Leary
Luoghi citati: Andali, Atlanta, California, Los Angeles, Michigan
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