Greganti di F. Poi.
Gregqnti Gregqnti «Confessa» poi la smentita MILANO. Non «parla» Primo Greganti, ex funzionario pei, conto cifrato in Svizzera, quarantacinque giorni a San Vittore, nuovo e improvviso interrogatorio di Di Pietro. Chiesto da Greganti con una lettera (ma poi era solo un bigliettino) al giudice. E le voci: «Greganti collabora». Pomeriggio di mistero, un'ora di interrogatorio, e tutto è come prima. Spiegano i legali di Greganti, gli avvocati Lozzi e Fanari: «Non ci sono fatti nuovi, né nuove imputazioni. Greganti ha solo voluto fornire alcune precisazioni». Aggiungono, gli avvocati: «Greganti ha ammesso di avere svolto una intermediazione tra la Electrogeneral di Genova e la Emit di Ottavio Pisante. E per questo è stato regolarmente retribuito». Punto e basta. Niente tangenti, niente finanziamenti al partito, niente coinvolgimento della Lega delle Cooperative, a cui fa capo la Electrogeneral. Le mazzette sugli appalti Enel? Greganti ripete di non saperne nulla. Ma allora perché questa lettera a Di Pietro, scritta il giorno di Pasqua? Ridimensionano gli avvocati: «Nessuna lettera. Solo un bigliettino per chiedergli un colloquio per alcune precisazioni, e il permesso di telefonare alla figlia per gli auguri. Permesso accordato». Alle 20 anche Di Pietro esce da San Vittore. Sfila fino al bar. Dalle finestre un applauso (solitario). E lunedì, ma con il giudice Tiziana Parenti, per Greganti riprendono gli interrogatori. Continua l'inchiesta affidata a Tiziana Parenti, l'ultima arrivata, ma solo in ordine di tempo, nel pool antimazzette. Tocca a lei indagare sul conto «Gabbietta», sui presunti finanziamenti illeciti finiti al pci-pds, sul ruolo della Lega delle Cooperative. Alcuni manager di società legate alle «cooperative rosse» sono già stati ascoltati. Ad altri toccherà nei prossimi giorni sfilare al Palazzo di Giustizia milanese. Interrogatori di testimoni. Per ora. Poi si vedrà. Nel mirino del magistrato ci sono imprese note. Le più importanti dell'elenco sul tavolo di Tiziana Parenti sono la Cooperativa Costruttori Argenta, la Ccpl di Reggio Emilia, la Cmb di Carpi, la Ccc di Bologna e la Cmc di Ravenna, [f. poi.]
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