Finalmente il ginnasta è solo contro tutti
Finalmente il ginnasta è solo contro tutti GINNASTICA W, Svolta storica a Birmingham: per la prima volta i campionati del mondo diventano individuali Finalmente il ginnasta è solo contro tutti Gli azzurri Preti e Chechi affrontano i maestri dell'ex Urss BIRMINGHAM. Non sarà facile crederlo ma la ginnastica, nella sua ormai secolare vita agonistica, non ha mai disputato un campionato mondiale individuale. Finora i titoli iridati venivano assegnati nel contesto di una competizione a squadre, sommando gli esercizi obbligatori a quelli liberi. Da quest'anno, qui a Birmingham, le cose cambiano: per la prima volta ognuno fa la corea sua. Ci si potrà domandare cosa sia successo per mutare così radicalment&le norme d'uno sport agonisticamente vecchissimo: il fatto è che i Signori della ginnastica si sono accorti di essere proprietari di una gallina dalle uova d'oro. Destati dal loro lungo sonno dagli indici di ascolto rilevati in occasione dei Giochi, i gestori del pianeta ginnastica hanno pensato di conquistare la montagna che a loro si era già spontaneamente avvicinata. Qual è in realtà il motivo che rende così televisivamente popolare l'esercizio ginnico? Sono state in realtà le piccole bambole che riescono a strappare l'applauso, perché si intuisce che quei loro piccoli muscoli e quella leziosa grazia si esaltano soprattutto perché animati da un cuore e volontà di ferro. Intente ad esercizi che la telecamera esalta, scompone, frazione, inquadra in ogni suo elemento, proponendo la vicenda ancor meglio di quanto non sia possibile vederla in realtà. La ginnastica è poi uno dei pochi sport in cui agisce un singolo, in lotta direttamente contro nessuno, ma impegnato contro tutti e soprattutto contro leggi fisiche che ognuno di noi affronta con molta difficoltà e con scarso successo. Il grande ginnasta non è imitabile; non essendo possibili i paragoni diventa uno che si può apprezzare senza doverlo invidiare. Costruisce un quadro in una cornice ideale, quella del nostro apparecchio tv, e lì appare in voli leggeri ed irreali. Le nuove regole del gioco donano ai ginnasti più libertà individuale ma esigono sempre maggiori difficoltà. Lo spettacolo dev'essere sempre più raffinato. E' stato adottato un nuovo codice che giunge quando i rivolgimenti politici hanno trasformato quell'enorme parte del mondo che si chiamava Urss. Così da ieri il villaggio globale della ginnastica parla, pur con personaggi già noti, tanti nuovi dialetti. In questa torre di Babele in cui uzbeki, ucraini, bielorussi, armeni, georgiani, lituani, lettoni, circassi, azerbaigiani, rifiutano gli interpreti di lusso pretendendo quelli che parlino le lingue semi-ignote dei loro siti di origine (è stato uno dei problemi degli organizzatori di questi primi mondiali), lo spettacolo diventa un unico, variopinto circo. Su tutti domina lo zar degli zar, il bielorusso Vitaly Scherbo, un record di sei medaglie d'oro alle Olimpiadi di Barcellona ed un altrettanto incredibile pri mato con una trionfale tournée in 23 città degli Stati Uniti. Su questo palcoscenico della nuova ginnastica oggi faranno la loro entrata anche i due migliori italiani. In apertura di giornata agirà il troppo spesso ignorato Boris Preti, un gallaratese pieno di armonia e di tristezza; in chiusura Yuri Chechi, che tornerà alle gare dopo la lunga assenza cominciata il luglio scoreo per la rottura netta del tendine di Achille destro. Chiedono la cittadinanza, (e non solo perché dotati di così appropriati nomi di battesimo) di questo mondo in cui nessuno vorrebbe parlare russo, ma in cui tutti, in fondo, recitano la stessa ginnastica che la «grande madre» ha insegnato a tutti. Ieri si è cominciato e il nostro Bucci è al 9° posto. Vanni Loriga
Persone citate: Boris Preti, Bucci, Chechi, Preti, Vanni Loriga, Yuri Chechi
Luoghi citati: Barcellona, Birmingham, Stati Uniti, Urss
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