Totò Riiina per la legge è scapolo di Francesco La Licata
Tato Mina per la legge è scapolo Tato Mina per la legge è scapolo 77 suo matrimonio non fu mai registrato PALERMO DAL NOSTRO INVIATO Il boss è scapolo. Per lo Stato italiano il «numero uno» di Cosa Nostra, don Totò Riina, non si è mai sposato. E che ne è della telenovela del matrimonio segreto? Che fine ha fatto il mito della fuga con Antonietta Bagarella, anch'essa «perseguitata» dalla giustizia, fuga culminata in una cerimonia celebrata in stato di latitanza? Calma, tutto vero. Ma purtroppo non in regola con le leggi e, quindi, praticamente inesistente. Una prova? Eccola: Antonietta Bagarella, sorpresa con Totò Riina e quattro figli in un rifugio immerso nel verde della Circonvallazione di Palermo, non ha ancora potuto ottenere il permesso per un colloquio in carcere con l'uomo che lei ha sposato e che, invece, non viene ufficialmente riconosciutoi come suo marito. Tutte le richieste avanzate all'autorità giudiziaria, tante dal 15 gennaio giorno della cattura, sono state respinte con la motivazione che «il matrimonio non risulta». Negli archivi non c'è nulla: come se non fosse mai stato celebrato. E invece la cerimonia ci fu, eccome. Antonietta e Salvatore, latitanti da qualche anno, furono uniti in matrimonio da tre preti che «improvvisarono» un rito religioso, e pure in grande stile. Tra i celebranti un prete che avrebbe poi fatto parlare molto di sé: don Agostino Coppola, parente del più famoso «Frank tre dita», successivamente arrestato perché coinvolto nell'inchiesta sul sequestro di Luciano Cassina, figlio del conte Arturo. I carabinieri andarono nella sagrestia della parrocchia di Carini, in pieno territorio «corleonese», convinti di trovare un prete che si dava pena per l'ostaggio. Scoprirono, invece, una barca di milioni mimetizzati tra i paramenti sacri: una parte del riscatto già pagato dal conte Cassina. Quando celebrò le nozze del «padrino», però, don Agostino non era incappato ancora nei rigori della giustizia e, soprattutto, non aveva ancora deciso di liberarsi dell'abito talare per cimentarsi anche lui nell'esperienza matrimoniale. Scelta che sarebbe sopraggiunta qualche anno dopo, una volta liberatosi delle grane giudiziarie. Don Agostino, dunque, coa¬ diuvato da altri due preti (entrambi della diocesi di Monreale), benedì gli anelli e recitò messa in un altare improvvisato, nel salone di una villa alla periferia di Capaci. Solo che, non si sa per responsabilità di chi, nessuno si preoccupò di adempiere agli obblighi prescritti dalla legge. Per esempio, sembra non siano state fatte le «pubblicazioni» del matrimo¬ nio. Certo, penserà qualcuno, come avrebbero potuto farle se gli sposi erano latitanti? Chi se ne intende dice che è possibile: le pubblicazioni si facevano ma restavano ben nascoste, per esempio, se a sposarsi era un poliziotto o un carabiniere che non aveva ancora l'età consentita dal regolamento. Insomma, qualcosa non ha funzionato bene. Probabilmente il «disguido» è dovuto a qualche appoggio venuto meno all'ultimo momento. Un imprevisto che ha vanificato la piena disponibilità della Curia di Monreale (necessaria per un progetto di matrimonio segreto), all'epoca guidata da mons. Mingo, personaggio molto discusso per certi atteggiamenti alquanto disinvolti che, durante le indagini sul sequestro Cassina, gli costarono più di un interrogatorio da parte degli investigatori. E adesso? Antonietta non può andare ai colloqui col marito (si spiega forse così l'improvvisa apparizione della donna al processo) perché non «risulta sposata». Non fa la richiesta nella sua qualità di «convivente» perché la sua convivenza è avvenuta in clandestinità. Non resta che attendere. Cosa? Forse la strada scelta sarà quella di un «nuovo» matrimonio, anche soltanto civile. Francesco La Licata La maestrina non può quindi andare ai colloqui col «presunto» marito Forse si celebreranno nuove nozze Cerimonia-fantasma alla presenza di tre sacerdoti Totò Riina e la sua compagna Ninetta Bagarella
Persone citate: Agostino Coppola, Antonietta Bagarella, Cassina, Luciano Cassina, Mingo, Ninetta Bagarella, Totò Riina
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