L'Ifint fa shopping negli Usa

La finanziaria internazionale degli Agnelli ha rilevato quote in 18 società La finanziaria internazionale degli Agnelli ha rilevato quote in 18 società l/Hint fa shopping negli Usa Investiti quasi cinquecento miliardi NEW YORK. La First Chicago Corporation ha confermato ieri la cessione all'Ifint - la holding finanziaria internazionale del gruppo Agnelli - di un portafoglio di partecipazioni diversificate in diciotto aziende dal valore complessivo di 300 milioni di dollari. L'operazione rappresenta, secondo gli esperti, un'importante mossa strategica per entrambe le società. La banca statunitense mira infatti a concentrarsi sulle proprie attività strategiche. E questa cessione le permetterà di contare su una buona iniezione di liquidità. L'Ifint acquista in una sola volta un portafoglio di attività che avrebbe richiesto anni per essere costruito, solido e con ottime possibilità di crescita in relazione con la prossima possibile ripresa economica. L'operazione segna poi anche il ritorno del gruppo Agnelli sul mercato Usa dopo che, lo scorso settembre, l'Ifìnt aveva ceduto per 350 milioni di dollari la Moog Industries. I capitali per finanziare l'acquisizione provengono dalle casse dell'Ifint (150 milioni di dollari), da 150 milioni di dollari di obbligazioni sottoscritte in parte dalla stessa First Chicago (per una quarantina di milioni di dollari) e dalla Morgan Stanley (circa altri 110 milioni di dollari), la banca di investimento che ha seguito l'operazione. Le partecipazioni di maggiore importanza (cioè di sostanziale controllo) comprese nel portafoglio che la First Chicago Corporation ha ceduto all'Ifint sono in quattro aziende: la Georgia Marble Company, una vecchia società mineraria che risale al 1884; la Western Industries Inc., un'azienda meccanica specializzata nella produzione di serbatoi in metallo e prodotti derivati con un giro d'affari di un centinaio di milioni di dollari; la Duo Tang ine, che produce materiali di cancelleria e altri materiali di ufficio con un giro d'affari di una quarantina di milioni di dollari; e la Rail Holdings, che possiede una linea ferroviaria nel Kentucky, vende attraverso una sua controllata servizi di manutenzione ferroviaria ed è considerata una delle più importanti aziende per la riparazione di locomotive negli Stati Uniti, con un giro d'affari di oltre un centinaio di milioni di dollari. Fra le altre aziende con par¬ tecipazioni di minoranza che oscillano fra il 3% e il 40%, vi sono tra l'altro la Falcon First Communication - un'azienda di piccole dimensioni, circa 25 milioni di dollari di fatturato, ma operante in un settore dal grandissimo potenziale di crescita e di tecnologia avanzata, quello della televisione via cavo, nel quale può contare su una base di 70.000 abbonati in regioni importanti - e la Calumet Holdings, specializzata in vendita postale di materiale fotografico. Ma non basta. Nel portafoglio della First Chicago, che è in pratica un fondo d'investimento «chiuso», c'è anche una quota di rilievo nella KIII Communication Ine, gruppo editoriale con un giro d'affari di circa 800 milioni di dollari che pubblica, tra l'altro, il settimanale «New York Magazine», o ancora una partecipazione nella «County Seat Stores», catena di 587 negozi di abbigliamento casual, con 300 milioni di dollari di giro d'affari e un rilevante pacchetto azionario nella Gnc, una delle più celebri catene americane di negozi (1160) di alimentazione speciale e dietetica. [r. e. s.] Giovanni Agnelli

Persone citate: Falcon, Georgia Marble, Giovanni Agnelli, Moog, Morgan Stanley

Luoghi citati: Chicago, Kentucky, New York, Stati Uniti, Usa