I patti in deroga al vaglio della Consulta

I patti in deroga al vaglio della Consulta Sotto esame la norma che permette in alcuni casi la proroga automatica dei contratti di affitto I patti in deroga al vaglio della Consulta Un pretore li accusa di incostituzionalità, iproprietari li difendono :^v:v:v:-vo;v::-;-y:-:-:-:.;-^^ siiiBiiiiilliiilliHI Iff!! y^^^^iiliiiils DISCORDIA SUGLI ALLOGGI ROMA. Toccherà di nuovo alla Corte Costituzionale occuparsi dell'equo canone, una delle leggi che si avvia ormai a raggiungere il record italiano delle controversie giudiziarie, visto il volume di contenzioso che ha creato da quando è stata emanata, nel 1978. Anche i patti in deroga, la nuova disciplina stabilita dal governo nei rapporti tra proprietari ed inquilini per cercare di trovare una soluzione soddisfacente all'annoso problema degli affitti, sono stati sottoposti al giudizio della Consulta. A chiedere V intervento dei giudici costituzionali è stato il vicepretore di Busto Arsizio con un'ordinanza, pubblicata in questi giorni sulla Gazzetta Ufficiale, riguardante una causa di sfratto. L'inquilina, in questo procedimento, aveva chiesto di avvalersi della disposizione in- trodotta dal governo nel 1992 che proroga automaticamente di due anni i contratti di affitto nel caso in cui proprietari ed inquilini non riescano a concordare, con l'ausilio delle rispettive associazioni di categoria, un nuovo canone di affitto. La proprietaria aveva invece impugnato le norme in questione sostenendo l'illegittimità costituzionale di due disposizioni: quella sul rinnovo automatico dei contratti (perché lederebbe il diritto di proprietà) e quella che rende obbligatoria l'assistenza delle associazioni di inquilini e proprietari (perché lederebbe il principio di libertà di associazione e perché imporrebbe un'irragionevole prestazione onerosa ad una categoria di cittadini, quella appunto dei proprietari). Il vicepretore di Busto Arsizio ha dato ragione alla pro¬ prietaria sospendendo il processo in corso e trasmettendo tutti gli atti alla Corte Costituzionale affinché si pronunci sulla legittimità delle norme contestate dalla proprietaria. Il magistrato ha ritenuto infatti non manifestamente infondato il sospetto di illegittimità costituzionale delle norme impugnate dalla proprietaria nel corso della vicenda giudiziaria. «Poiché i patti in deroga alle norme sull'equo canone sono validi solo se stipulati con l'assistenza delle associazioni di inquilini e proprietari - rileva l'ordinanza - questa norma impone l'obbligo di iscrizione dei proprietari alle maggiori associazioni e lede quindi la libertà di associazione sancita dalla Costituzione». Non solo ma, secondo il vicepretore, l'obbligo inabiliterebbe migliaia di cittadini a stipulare contratti di locazione per il so¬ lo fatto di non essere iscritti al Sunia, all'Uppi, alla Confedilizia e alle altre associazioni di proprietari ed inquilini. Corrado Sforza Fogliani, presidente della Confedilizia, interviene in merito alla eccezione di incostituzionalità per la normativa sui patti in derogaali vice pretore onorario di Busto Arsizio - ha dichiarato Sforza Fogliani - ha sollevato nel novembre scorso eccezione di incostituzionalità nei confronti dei patti in deroga, ma sulla base del presupposto che sia obbligatoria l'iscrizione alle associazioni di categoria. Se così fosse, la doglianza sarebbe fondata. Invece nessuno richiede l'iscrizione, come è anche dimostrato dal fatto che il decreto legge 2 marzo 1993 - in corso di esame al Senato - prevede un'aliquota Iva ridotta per le prestazioni di assistenza rese dai sindacati a non associati». «Quanto al fatto che la legge riconosca che solo le associazioni, rispettivamente della proprietà e degli inquilini, maggiormente rappresentative in sede nazionale, possano avallare i contratti in deroga, la ragione - ha spiegato Fogliani - è di tutta evidenza: si vuole evitare che sorgano associazioni e sindacati di comodo, al solo scopo di far saltare quella timida apertura al mercato e alla libertà che la nuova normativa rappresenta». Le osservazioni del presidente della Confedilizia lasciano, però, scoperto un altro punto sollevato nell'eccezione di nullità: è quello che riguarda la proroga automatica del contratto di locazione nel caso che inquilino e proprietario non si accordino. Potrebbe essere questa la buccia di banana per la normativa che regola i patti in deroga. [r. e. s.]

Persone citate: Corrado Sforza Fogliani, Fogliani, Sforza Fogliani

Luoghi citati: Busto Arsizio, Roma