Mel Brooks dissacra il mito di Robin Hood

Mei Brooks dissacra il mito di Robin Hood Il nuovo film del regista americano Mei Brooks dissacra il mito di Robin Hood NEW YORK. Mei Brooks, dopo le satire dell'horror di «Frankenstein Junior» e del western di «Mezzogiorno e mezzo di fuoco» attacca ora, con la sua inconfondibile comicità, un altro classico di Hollywood, Robin Hood (di recente portato al successo sugli schermi da Kevin Costner). Il film giungerà nei cinema americani la prossima estate e s'intitola «Robin Hood: Men in Tights» (Uomini in calzamaglia). «C'è una ragione per quel titolo - spiega il dissacrante regista - è come quando si entra dentro una calzamaglia (per danzare, o per sciare, chissà!) e magari ti sta stretta, e tu ti senti a disagio... Poi non dimentichiamo il problema di quanto sia imbarazzante per andare al gabinetto!». L'ambiente di Robin Hood nella foresta di Sherwood è chiaramente tutto sconvolto e l'intera storia, coi suoi molti cliché, capovolta. L'interprete principale è il giovane Cary Ewes. Dice: «Ci sono avventure, emozioni, amori, cavalcate, tante frecce, combattimenti, duelli e barbe finte». Brooks stesso si è riservato il cosiddetto «ruolo-cammeo»: in Robin Hood c'è, classicamente, un frate. Lui invece, da ebreo qual è, sarà un rabbino. «E' una specie di "Mez- zogiorno e mezzo di fuoco" trasferito nella foresta inglese - prosegue il regista - forse avrei dovuto chiamarlo "Mezzogiorno di fuoco a Sherwood", ma i fuochi in una foresta, no, non ci stanno proprio! Sono felice quando faccio un film che considero veramente divertente, e stavolta mi sento più contento del solito». Non è la prima volta che Brooks si cimenta con Robin Hood. Già nel '75, in un breve programma televisivo, «When Things Were Rotter», trasformava tutti i personaggi in allegri deficienti. Sposato a un'italiana da 30 anni Mei Brooks dice che è sua moglie e la sua verve à renderlo sempre così allegro. [g.bal.l Mei Brooks Non è il suo primo Robin Hood

Luoghi citati: Hollywood, New York