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Il resoconto inedito della riunione tra il Presidente e i direttori dei maggiori giornali Il resoconto inedito della riunione tra il Presidente e i direttori dei maggiori giornali Referendum, la velina segreta di Eltsin Lordine del giorno: come organizzare il sostegno di massa di stampa e tv MOSCA DAL NOSTRO INVIATO «Eltsin e i magnifici tredici». E' l'incontro-lanciodella-campagna-elettorale (venerdì scorso) tra il presidente russo e i direttori dei maggiori mass media del Paese. Gli estratti dello stenogramma di cui La Stampa è entrata in possesso - sono rivelatori dei metodi della lotta politica nella Russia di oggi. Senza esclusione di colpi e senza badare alle quisquiglie dell'etichetta del «quarto potere». C'è, in pratica, tutta la tattica di Eltsin. Con l'annuncio che egli, «legittimato» da una vittoria che i presenti ritengono quasi certa, si appresta a sciogliere il parlamento. Per quanto concerne i «nemici», l'invito è di essere prudenti fino al 25 aprile. Poi ci si potrà divertire a «metterli alla gogna». Ci sono, naturalmente, i direttori della Tv «Ostankino», di quella russa e sanpietroburghese. C'è Golembiovskij, che ha trasformato le un tempo prestigiose «Izvestija» in un bollettino presidenziale. C'è il fido Starkov, di «Argumenty i Fakty», lo spregiudicato Gusev di «Moskovskij Komsomolets», il Lisin di «Vecernaja Moskva», il Kucer di «Rossijskie Vesti», l'aggressivo Pankov di «Kuranty», il giovane e già immarcescibile Ostalskij, direttore del nuovo quotidiano «Segodnia». E ci sono anche i più tiepidi Potapov, del «Trud», e Fronin, della «Komsomolskaja Pravda», capitati forse per caso nella congrega. Saranno gli unici a distinguersi un pochino dal coro dei devoti. Il promemoria di convocazione (di cui abbiamo copia) si apre con l'ordine del giorno: «Organizzazione del sostegno di massa alle posizioni del presidente attraverso la stampa, radio e televisione». Intanto gli altri preparano la controffensiva. Pare che il vice-presidente Rutskoi stia per tirare fuori i dossier della corruzione ai vertici. Giulietta Chiesa