L'economista sparito nel nulla 6 anni fa

L'economista sparito nel nulla 6 anni fa IL MISTERO CAFFÉ' L'economista sparito nel nulla 6 anni fa ROMA. «Ogni restaurazione reca in sé i germi dell'oltranzismo intollerante. L'Italia sta scivolando verso concezioni intrinsecamente razziste; è attraversata da chiari e insinuanti inviti ad arricchirsi e ad anteporre il proprio tornaconto a qualsiasi valore o ideale». Sono passati sei anni da quando Federico Caffè, nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1987, scomparve nel nulla. Restano le sue parole di economista «eterodosso» e «disubbidiente», nel ricordo dei suoi numerosissimi allievi e amici. Resta il mistero di una fuga ancora oggi non spiegata. Aveva settantatré anni. Quella notte uscì dalla sua casa romana di via Cadlolo, in punta di piedi, per non svegliare il fratello. E non è mai più tornato. Una posizione, la sua, attaccata negli Anni Ottanta, dal rampantismo reaganiano e nostrano. Caffè lo disse chiaramente in un articolo dell'82, «La solitudine del riformista», pubblicato dal «Manifesto». In questi anni di assenza nessuno ha avuto il coraggio di staccare dall'ufficio di Caffè la targhetta con il suo nome. E' ancora in mezzo a noi? «In qualche modo sì» risponde Ermanno Rea, autore di un rigoroso e appassionato saggio, «L'ultima lezione» sulle vicende umane e accademiche dell'economista. [Agi]

Persone citate: Ermanno Rea, Federico Caffè

Luoghi citati: Italia, Roma