Il Genoa aggancia la speranza

Udinese battuta e raggiunta in classifica nella partita dell'ultima spiaggia Udinese battuta e raggiunta in classifica nella partita dell'ultima spiaggia Il Genoa aggancia la speranza //piccolo gol di Branco difeso con il cuore GENOVA DAL NOSTRO INVIATO Due punti pesanti nell'uovo di Pasqua del Genoa, ma il cioccolato è amaro: domenica i rossoblu, in casa del Toro, non avranno Signorini, Caricola e Fiorin squalificati, e la salvezza è ancora lontana. Sulla carta, il calendario delle ultime sette giornate non sarebbe proibitivo. Le perplessità riguardano la forma generale del Genoa che non dà garanzie, ma è comunque positivo che la partita dell'ultima spiaggia, quella che si doveva vincere a tutti i costi, sia andata per il verso giusto. Con le unghie e con i denti, ieri il Grifone centenario ha afferrato l'Udinese, trascinandola al quart'ultimo posto. Una vittoria ottenuta con il cuore non con il gioco: dopo il gol vincente di Branco (13') c'è stata una lunga sofferenza. Sono emersi i soliti difetti e i limiti tecnici che l'agonismo (sette ammoniti, quattro genoani e tre friulani e un espulso, Desideri) e la forza delle disperazione hanno mascherato in parte. Indisponibile Padovano, Claudio Maselli ha affiancato Iorio a Skuhravy, avanzando di tanto in tanto Branco come terza punta. Ma il terreno viscido per la pioggia, e le appiccicose marcature applicate da Albertino Bigon, non favorivano gli stacchi (si fa per dire) di Skuhravy, gli scatti di Iorio e tanto meno le finezze di Branco. L'Udinese è parsa più squadra e, se avesse potuto disporre di Balbo e Branca, entrambi sospesi dal giudice sportivo, difficilmente avrebbe perso. Anche in dieci, per l'espulsione di Desideri (67'), colpevole di aver cinturato Arco come ultimo difensore, i friulani hanno creato problemi alla difesa genoana che rilanciava il discusso Fiorin al posto di Ruotolo, appiedato per un turno. Quando l'altoparlante ha annunciato la formazione, dalla curva Nord è partita una salva di fischi all'mdirizzo di Fiorin che non giocava titolare dalla disastrosa sconfitta interna con la Lazio, l'ultima di Gigi Maifredi in panchina. Non è stato facile, sul piano psicologico, per Fiorin tornare in campo e il suo rendimento ne ha risentito. Il pubblico, caso Fiorin a parte, ha però sostenuto il Genoa. Ventiquattromila spettatori, malgrado la pioggia e il week-end pasquale, dimostrano che la squadra non è sola in questa dura lotta per non retrocedere. E, almeno sul piano della volontà, i rossoblu si battono. Anche quelli, come Branco e Fortunato, che hanno le valigie pronte. Lo stesso Skuhravy, che è in precarie condizioni fisiche, ha ingaggiato un serrato corpo a corpo con il suo «gemello» di stazza Calori. Il gol decisivo è merito del gigante cecoslovacco pur essendo stato propiziato da un errore di Di Sarno che, non trattenendo una giravolta tutt'altro che irresistibile di Skuhravy, ha permesso a Branco di ribattere in porta di destro, il piede che gli serve per camminare, da tre passi. Su quel gol, il Genoa ha vissuto di rendita: la superiorità dei friulani a centrocampo non è stata sfruttata in zona-tiro. Mattei, in apertuta di gara, aveva fatto gridare al gol con un bel destro a effetto a fil di montante. E un bolide di Czachowski, deviato da un genoano, è schizzato di una spanna a lato (39'). Non è bastata l'impeccabile regia di Dell'Anno, interista futuribile, per dare incisività alle manovre dell'Udinese. E neppure i frequenti sganciamenti di Sensini. In avanti, Marronaro, unica punta, non trovava collaborazione per affondare i colpi. Costretta a sbilanciarsi alla ricerca del pareggio, l'Udinese si è esposta ai contropiede genoani. Di Sarno è stato graziato da Fiorin, Onorati e Skuhravy e ha evitato il raddoppio respingendo un destro ravvicinato di Caricola. In fase di recupero, Panucci, a porta vuota, ha sballato la mira da una ventina di metri. Al di là del risultato negativo l'Udinese comunque è sembrata più in salute. Bruno Bernardi GENOA m UDINESE SPAGNULO 6 Dl SARNO 5.5 CARICOLA 6 KOZMINSKI 6 FORTUNATOA. 6 ORLANDO AL. 6 FIORIN 5 SENSINI 6 TORRENTE 6 CALORI 5.5 SIGNORINI 6 DESIDERI 5.5 ONORATI 5 MATTEI 6 (76'PANUCCI) S.v. ROSSITTO 5 BORTOLAZZI 6 (77'PIERINI) s.v. IORIO 6 MARRONARO 5.5 (63'ARCO) 5 DELL'ANNO 6.5 SKUHRAVY 6 CZACHOWSKI 6 BRANCO 6 (77' MARIOTTO) s.v. All.: MASELLI 6 All.: BIGON 6 0 Arbitro: NICCHI 5 Roti: 13' Branco. Ammoniti: 17' Caricola, 25' Fiorin, 42' Iorio, 45' Mattei, 49' Desideri, 52' Dell'Anno, 85' Signorini. Espulsi: 67' Desideri. Spettatori: paganti 4.167, incasso 115.715.000, abbonati 19.767, quota abbonati 399.676.000. La rete del brasiliano Branco (13') in mischia dopo una difettosa respinta di Di Sarno offre ora ai rossoblu un filo di speranza

Luoghi citati: Genova, Lazio