Gullit vuol far gol anche a Berlusconi di Franco Badolato

CH II derby esalta ancora una volta l'orgoglio dell'olandese che sogna di restare nel Milar II derby esalta ancora una volta l'orgoglio dell'olandese che sogna di restare nel Milar Gullit vuol far gol anche a Berlusconi In settimana discute il rinnovo del contratto MILANO DAL NOSTRO INVIATO «Bisogna anche saper fare confusione, giocare con l'avversario, stordirlo». Ruud Gullit uomo derby, Ruud Gullit uomo scudetto, Ruud Gullit guerriero indomabile di questo Milan che non lascia scampo e cancella con un secondo tempo gagliardo le ultime speranze dell'Inter. «Era una partita difficile - ricorda il bomber rossonero - perché sapevamo che l'Inter, una volta in vantaggio, avrebbe tentato di fare come con la Samp, colpirci in contropiede. Il mio gol credo sia stato un giusto premio per me ma anche per la squadra. Tutta Italia sull'1-0 tifava Inter, ci siamo sentiti punti nell'orgoglio. Io uomo derby? A me piace giocare queste partite dove la tensione è palpabile». Gullit e il Milan, una questione di feeling, che potrebbe ricominciare proprio da questo pareggio che vale lo scudetto: «Piano, qualcuno si sente già arrivato al traguardo, ma io so perfettamente che •avremo ancora qualche settimana dura, a cominciare dalla partita con la Juve. E' un punto che ci fa sperare e che abbiamo fortemente voluto e meritato. Forse nel finale ci stava anche la vittoria. Ma va bene così. In settimana parlerò con Berlusconi del contratto. Speriamo di avere un buon dialogo. Non so se finirà bene, sarei felice di restare, ma siamo in due, non dipende solo da me». Il Milan e Gullit, un binomio che sembra inscindibile, a dispetto del tempo che passa. «Ho cominciato a destra contro l'Inter ma per me andare al cross e rientrare è sempre più impegnativo, nella ripresa ho giocato un po' a sinistra, quindi al centro, da punta, in mezzo puoi respirare, essere lucido, mirare meglio. Come nel gol. Se non avessimo ruotato le posizioni, l'Inter avrebbe continuato a prenderci le misure, nel calcio non puoi ritagliarti un ruolo statico, occorre confondere l'avversario». Tutto è ora nelle mani di Berlusconi. Il quale, felice, dice: «Gullit e Albertina sono stati i migliori, splendidi. Ruud non ci stava a perdere, ha dato il suo contributo seguendo le indicazioni di Capello, fino a segnare un gol magnifico. Mi auguravo il pari all'inizio, pari è stato, spero stia bene anche a Pellegrini. Ero tranquillo, sapevo che qualunque fosse stato il risultato non avrebbe messo in pericolo il nostro obiettivo finale. Adesso, con questo vantaggio credo che ci sia sufficiente serenità per chiudere alla grande. Il pareggio ci impedisce di parlare già di scudetto, ma che cosa si vuole di più dal Milan? Finale di Coppa Campioni e 7 punti sulla seconda. Soddisfazioni che mi consolano delle cattiverie irresponsabili e criminali portate al mio gruppo». Non rientrano in questa casistica le scelte di Capello, condivise in pieno da Berlusconi. «Avevo capito fin dall'inizio spiega il Dottore - che non era la partita adatta a Papin per come si era messa in campo l'Inter. Quindi mi aspettavo che Capello inserisse Massaro, pensavo che 10 facesse giocare al centro, questo sì, invece ha avuto ancora una volta ragione lui». Ed eccolo il tecnico milanista. Tirato in volto, il pareggio è venuto forse quando neppure il più ottimista dei rossoneri se l'aspettava, l'Inter sembrava davvero in grado di farcela. «Però, credo che il pari sia strameritato - dice l'allenatore -, perché come l'Inter anche noi eravamo stati pericolosi nel primo tempo, più equilibrato. Nella ripresa invece ci siamo espressi ad alti livelli, recuperando la salute dei giorni migliori. Aver raggiunto la finale di Coppa Campioni ci ha dato certamente la carica per questa gara dove l'obiettivo era quello di mantenere inalterate le distanze, ce l'abbiamo fatta. Ma per lo scudetto aspettiamo la matematica». Perché Papin sostituito? «Era nervoso, era stato ammonito e sarà squalificato, contro la Juve nessun problema però, ho Simone pronto». Più preoccupato, Capello, per l'infortunio a Tassotti (15 giorni di gesso al ginocchio, poi la rieducazione), una brutta distorsione. Gli acciaccati Maldini e Albertini (forte contusione 11 primo, lieve distorsione il secondo) andranno domani a Trieste ma non si sa ancora se potranno mettersi al servizio della Nazionale. Franco Badolato CH i ^mmm" 'Da Berlusconi un «bravo» a Gullit

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