«Mangiare agnello non è peccato»
Polemica sulla tradizione pasquale. Monsignor Canciani: «Gesù era vegetariano, la Chiesa deve imitarlo» Polemica sulla tradizione pasquale. Monsignor Canciani: «Gesù era vegetariano, la Chiesa deve imitarlo» «Mangiare agnello non è peccato» Oggi sarà presente anche nel menù del Papa ROMA. C'è un agnello oggi sulla tavola del Papa. Nel menù pasquale di Giovanni Paolo II preparato da suor Germana, responsabile della cucina vaticana, oltre a cibi di rigorosa tradizione polacca (dai tortelli con ripieno a base di funghi alle torte di formaggio, dal dolce ricoperto di ricotta all'immancabile oplatek, cioè il pane bianco speciale) ci sarà, secondo quanto riferisce un'agenzia di stampa, anche l'agnello. «Un fatto grave - sbotta Stefano Apuzzo, leader degli antivivisezionisti, che l'altro giorno vestito da gesuita è entrato nel Duomo di Milano con un agnellino in braccio - ma che non mi scandalizza. Il Papa è "ostaggio" di una certa burocrazia vaticana. L'ho incontrato prima delle feste di Natale, assieme a Pratesi: era molto interessato ai nostri problemi, al discorso degli animali da salvare. Credo però che quella dell'agnello non sia una scelta completamente sua». Inutile cercare una conferma in Vaticano, la consegna del silenzio è ferrea. Inutile cercare di parlare con suor Germana, una dei «cinque angeli custodi» del Papa. «Il menù è segreto», è l'unica risposta che arriva. La «guerra per l'agnello» rischia dunque di coinvolgere anche il Santo Padre e si inserisce in un «dibattito» che in questi giorni ha avuto temperature elevatissime. A favore dell'agnello, per fermare quella che è stata definita «la strage degli innocenti», si sono alzate le voci più disparate. Animai Amnesty ha lanciato una campagna attraverso un circuito di radio private, dal circolo vegetariano di Calcata sono partiti appelli e proposte di adozione, l'Ente per la protezione degli animali ha denunciato ad alta voce il massacro fatto in questi giorni, con «gli agnelli abbattuti senza che siano prima storditi». E il Manifesto è sceso in campo citando un brano dei Vangeli (apocrifi, però), con Gesù che invita a non uccidere gli animali. La campagna in favore dell'agnello passa anche attraverso la Chiesa. «Cristo era vegeta¬ riano - dice monsignor Mario Canciani, il parroco romano della chiesa di San Giovanni dei Fiorentini, noto per la sua battaglia in favore degli animali - e tutti i fedeli dovrebbero imitarlo. Nei giorni scorsi, in chiesa ho invitato i miei parrocchiani ad astenersi dal consumare la carne di agnello. Lo ripeto: è inutile che noi pronunciamo, durante la messa, l'Agnus Dei e poi subito dopo corriamo a mangiarlo. Ci vorrebbe maggiore coerenza, maggiore rispetto. Invece...». Sergio Quinzio, uno dei più noti teologi italiani, non si mostra invece troppo scandalizzato da questo menù pasquale del Papa. «Anche perché - dice Quinzio - la teoria di Cristo ve- getariano è priva di fondamento. Quella poi dell'agnello, del sacrificio è una tradizione che appartiene ai popoli, alle religioni. Certo un tempo il discorso era più profondo, il sacrificio dell'agnello apparteneva ad una certa ritualità, c'era il con¬ cetto di macellazione rituale. Adesso si mangia l'agnello soltanto per consumare un piacere». L'agnello come segno di sacrificio: un concetto che appartiene alla tradizione cristiana. «Ma soltanto nel Vecchio Te¬ stamento - dice ancora monsignor Canciani - si è dato questo significato. Nel Nuovo la tradizione scompare, l'invito a non consumare carne è immediato. E anche la Chiesa, nel periodo quaresimale, impone ai fedeli di non mangiare carne. Dunque...». Dalla parte della tradizione si schiera Edoardo Raspelli, cultore e censore della gastronomia italiana. «Una tradizione che non vedo perché debba scomparire - dice - le polemiche degli animalisti mi sembrano troppo fuori luogo. In tutte le regioni d'Italia oggi si mangia l'agnello. Poi in questo periodo è anche più buono, la sua carne è migliore». Luigi Stigliano In basso a sinistra il Papa. Di fianco monsignor Mario Canciani, il sacerdote romano che da anni si impegna nella battaglia a favore degli animali, autore di un libro su Gesù vegetariano 6 nuvoloso
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