Delitto Pecorelli, spunta Andreotti di P. Battista

Intervista a Segni: temo i traditori Martelli sott'accusa: 300 miliardi di titoli rubati Buscetta e Mannoia: il leader de era P«entità» a cui la mafia riferiva a Roma Delitto Pecorelli, spunta Andreotti ROMA. Si aggrava la posizione di Giulio Andreotti. Nelle carte, che ora riposano in una cassaforte, ci sarebbero rivelazioni su tre delitti eccellenti. Quello di Mino Pecorelli, direttore di «Op», che per lungo periodo era stato l'organo «ufficioso» della P2; quello del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e quello di Aldo Moro. Andreotti sarebbe l'«entità referente» a cui la mafia faceva capo nel momento delle grandi decisioni, non esclusi quindi gli omicidi. «Rivelazióni esplosive», si dice a Palermo. Un solo unico filo rosso - hanno raccontato i pentiti Buscetta e Mannoia ai giudici di Palermo - lega tra di loro mafia, politica, terrorismo, piduista Un intreccio terribile dove un delitto tira l'altro, un segreto segue un altro segreto. E tutto parte da Aldo Moro, lo statista che le Br di Mario Moretti rapiscono e uccidono nel 1978.1 mafiosi sanno, perché il loro «referente» sa. Ma quando altri vengono a contatto con i segreti della Repubblica - Dalla Chiesa che entra nel covo brigatista di via Montenevoso e chissà che cosa scopre, oppure L'ex ministro Claudio Martelli Pecorelli troppo addentro a servizi segreti e P2 - la mafia interviene con la micidiale lupara per proteggere l'«entità». Intanto una tegola piomba sull'ex ministro della Giustizia Claudio Martelli. In Parlamento è arrivata una richiesta di autorizzazione a procedere a suo carico, che si va a sommare a quella pendente per la bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano. La nuova accusa è altrettanto grave, ricettazione aggravata. Il documento è il risultato di una lunga indagine di due giudici romani, che si occupano di un furto del 1990, quando a Roma sparirono titoli di credito per 300 miliardi del Banco di Santo Spirito. Una corposa tranche di quei titoli fu trovata in Svizzera nelle mani della signorina Winnie Kollbrunner che cercava di «piazzarli» in una banca. Immediata perquisizione a casa Kollbrunner. E da un'agenda salta fuori il numero telefonico di Martelli e della sua segreteria. Ma l'ex ministro nega ogni collegamento: «E' una montatura». P. Battista e F. Grignettl A PAG. 2 E 3

Luoghi citati: Palermo, Roma, Svizzera