Il medico: «Tutte calunnie »

«C'erano bolle d'aria e la paziente rischiava di morire Lo avvisai, ma lui deliberatamente le coprì con una garza» Il medico: «Tutte calunnie » «Quel giorno non fui io a sbagliare» Giuseppe Poletti, 54 anni, professore universitario associato, aiuto della divisione di cardiochirurgia delle Molinette, è l'unico cardiochirurgo sopravvissuto alla chiusura del Blalock di Francesco Morino. Nominato nell'89 da Mario Morea «responsabile della Divisione in assenza del primario», alla revoca di questo incarico, nel '91, diede vita ad un contenzioso amministrativo ricorrendo al Tar. Primo atto di complesse vicende giudiziarie che lo hanno visto spesso contrapporsi a Morea. Le testimonianze, accluse all'esposto presentato in procura, accusano ora il prof. Giuseppe Poletti di errori, e anche di dolo, nell'intervento su una paziente. Il chirurgo respinge ogni insinuazione: «Numerose bollicine? Ce n'era una sola, grande come un grano di miglio. Si poteva anche lasciare, non avrebbe fatto del male a nessuno. Comunque Morea decise di eliminarla. Tentativi di nascondere le bolle d'aria? Tutte calunnie». Poi contrattacca: «In quell'operazione non fui io a sbagliare. E' in mio pos- sesso la registrazione di una ecografia transesofagea, compiuta dalla dottoressa Lucia Mangiardi, che dimostra come Morea lasciò almeno 40-50 bolle d'aria nella cavità sinistra del cuore di quella donna, alla fine dell'intervento». Un'affermazione che il primario corregge: «Bolle ce ne sono spesso al termine di questi interventi, ma è naturale, perché la cavità cardiaca resta aperta a lungo. In quell'occasione misi in atto le normali manovre di degassificazione. E la paziente si risvegliò senza problemi». Poletti imputa comunque l'esposto in Procura ai suoi difficili rapporti con Morea. «Il primario mi aveva già denunciato nel marzo '91 per la morte di un malato pressoché irrecuperabile. Quel procedimento è stato archiviato nell'aprile '92 ed io ho poi chiesto 3 miliardi di danni per la calunnia». Ribatte Morea: «Siamo solo di fronte a un tentativo compiuto da Poletti per screditarmi e per accaparrarsi le nuove camere operatorie del quinto piano. Camere che servono invece al mio reparto per ridurre i tempi di attesa. E non è uno sfizio personale: io sono alla fine della carriera, penso soprattutto ai malati». [a. con.] «Il primario mi ha già denunciato nel '91 per la morte di un malato, ma il caso è stato archiviato e io ho chiesto 3 miliardi di danni» Giuseppe Poletti è il chirurgo accusato da un collega e da una strumentista Ex «vice» del primario, dopo essere stato rimosso è entrato . in conflitto con lui