Cartoni animati all'asta collezionisti «impazziti» E Biancaneve batte tutti di Fabio Galvano

Da Christie's per 26 milioni Da Christie's per 26 milioni Cartoni animati all'asta collezionisti «impazziti» E Biancaneve batte tutti LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La più bella del reame, si direbbe, è proprio Biancaneve. Un'immagine della bella principessa, mentre balla allegramente con Cucciolo, Dotto, Eolo e Mammolo, è stata venduta per 10.780 sterline - 26 milioni di lire - a un'asta di Christie's. Non è un record. Ma una quotazione del genere, in tempi di recessione, vuole davvero dire che c'è urt futuro in quell'ultima scoperta del collezionismo che sono i disegni originali su celluloide per i cartoni animati. «Cels», li chiamano gli iniziati. Era la seconda volta che Christie's organizzava un'asta così specifica; e anche se il prezzo più alto della giornata è stato ottenuto da un Topolino di latta che gira la manovella di un organo, e che con 12.100 sterline rappresenta un primato mondiale per un giocattolo disneyano, la giornata è stata dei cartoni animati. „. Non tutti Biancaneve hanno il valore di quella Biancaneve. I sette nani, per esempio, hanno trovato acquirenti per 3 mila sterline; e altri disegni originali sono stati battuti per poche centinaia di sterline. Il mercato, però, si sta stringendo; quindi i prezzi potrebbero salire. Da 15 anni, infatti, gli studi Disney non mettono più sul mercato le vagonate di disegni originali dei quali ancora dispongono, proprio per tenere alte le quotazioni; e per quanto riguarda le opere più recenti - «Aladino», per esempio - i «cels» sono vittime dell'elettronica, che ha eliminato i disegni originali in favore di uno schermo di computer. Anche i cartoni della Warner Bros sono meno disponibili che in passato; e molto è statoassorbito dai collezionisti americani, colpiti già sette anni fa da questa nuova frenesia. Una volta, negli Anni Trenta e Quarahta, c'era a San Francisco una leggendaria galleria, la Courvoisier, che si occupa- • va quasi esclusivamente di questa forma d'arte, la «animation art». Si trovava di tutto; e dopo la guerra anche Disney mise sul mercato impressionanti quantità di materiale (nei primi anni di Disneyland era possibile comperare i «cels» originali durante la visita al parco). Ma dal 1975 quella fonte che pareva inesauribile è stata bloccata. I collezionisti seri, quelli che investono decine e centinaia di milioni nelle loro raccolte, hanno ormai quasi tutto il materiale «di base»: attendono, semmai, le rarità, i pezzi eccezionali. Si è quindi creato più spazio per i dilettanti, che sono per lo più nostalgici padri di famiglia legati ad antichi ricordi. Per un milio- ne si può avere un Topolino originale, un Paperino incattivito e sguaiato, qualcuno fra i 101 cuccioli di dalmata. Peter Pan, invece, vale il doppio; e ci vogliono quattro o cinque milioni per un buon Capitan Uncino. Ma con un paio di milioni e un po' di fortuna si può ancora trovare uno degli splendidi disegni originali di Fantasia, o di Pinocchio. Molto, nelle quotazioni, dipende dalla completezza. Se c'è anche lo sfondo, in genere colorato ad acquarello per creare un maggiore contrasto con la tempera usata sulla celluloide, la quotazione è molto più alta. E', stata, ieri, la fortuna della Biancaneve milionaria. Fabio Galvano „. Biancaneve

Persone citate: Courvoisier, Disney, Dotto, Fantasia, Peter Pan

Luoghi citati: Londra, San Francisco