Vip contro i sexy-tour di Emanuele Novazio

Vip contro i sexy-tour Vip contro i sexy-tour In Germania: «Alt agli abusi» BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «L'abuso dei bambini da parte dei turisti, in Asia, in Africa e in altre parti del mondo, deve finire», dice la grande scritta a tutta pagina. «Negli ùltimi anni c'è stato un aumento scioccante del numero di bimbi obbligati alla prostituzione, ogni giorno sono oltre un milione. E la domanda regge, anche perché si crede erroneamente di essere al riparo dall'Aids». Le firme: Klaus Kinkel, ministro degli Esteri, Sabine LeutheusserSchnarrenberger, ministro della Giustizia, Irmgard Schwaetzer, ministro delle Costruzioni, e poi deputati di tutti i partiti (quasi 150). Con, in coda, il sostegno di nomi famosi, dal direttore generale dell'Unesco Frederico Major all'ex presidente americano Jimmy Carter, al presidente dell'Interpol Bjorn Eriksson. L'annuncio - una pagina intera sulla «Frankfurter Rundschau» sponsorizzata dal giornale e dall'agenzia di pubblicità McCann-Erickson - è l'avvio di una campagna nazionale con¬ tro il «Sextourismus» e la prostituzione infantile, che proprio in Germania recluta ogni anno centinaia di migliaia di entusiasti seguaci, il gruppo più numeroso secondo le statistiche. Almeno per il momento, l'appello sembra tenere il posto di una legge, contestata e ancora all'esame del Bundestag: prevede la condanna dei tedeschi che abusino di bambini all'estero, i «sextouristen» in missione a Manila o a Bangkok dunque, finora non perseguibili in Germania. Ma, si obbietta, quand'anche fosse approvata, la nuova legge resterebbe un atto dovuto, forse, ma inutile: «Nessuno verrebbe a sapere se un cittadino tedesco ha violentato un bambino in Asia», è stato notato. Anche perché molti Paesi del Terzo Mondo non hanno interesse a denunciare casi del genere, considerati i guadagni in valuta pregiata del commercio infantile. Le cifre purtroppo sono drammatiche, come proprio le inchieste dei giornali tedeschi hanno denunciato più volte. Soltanto in Thailandia arrivano ogni anno tre milioni di «turisti del sesso», in maggioranza con voli da Francoforte, Monaco o Amburgo: la domanda di vergini è talmente alta, sostiene il rapporto di un'associazione ecumenica, che spesso le bambine sono ricucite per essere rivendute meglio. Per questi safari del sesso, società pedofile tedesche - ma anche olandesi, inglesi e americane - offrono ai soci «inclusive tours»: tutto compreso, anche bambini e bambine dai cinque ai dodici anni. I prezzi sono allettanti: un «exotic service» in uno dei più costosi bordelli infantili di Bangkok, ha documentato un' inchiesta di «Stern», costa soltanto 120 marchi. Ma alle bambine non arriva nemmeno un centesimo, perché devono riscattare il prezzo d'acquisto, di media 900 marchi per i genitori ridotti alla fame. E il ricambio è enorme: ogni giorno l'industria del sesso infantile ha bisogno, nella sola Thailandia, di 500 nuove reclute. Al punto che in alcuni villaggi non ci sono più bambine al di sopra dei quattro anni. Emanuele Novazio

Persone citate: Bjorn Eriksson, Frederico Major, Irmgard Schwaetzer, Jimmy Carter, Klaus Kinkel, Sabine Leutheusserschnarrenberger, Stern