Guidare un Jumbo? Basta la tangente di Enrico Benedetto

Brivido nei cieli, l'Express rivela: molti piloti comprano gli esami, cinque incriminati Brivido nei cieli, l'Express rivela: molti piloti comprano gli esami, cinque incriminati Guidare un Jumbo? Basta la tangente Francia, scandalo dei test truccati PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Brivido nei cieli di Francia. Alcuni piloti preferiscono «comprare» il loro diploma che meritarselo. E oggi volano imperturbabili con i loro bravi galloni, mettendo a repentaglio in ogni attimo la sicurezza dei passeggeri. E' «L'Express» ieri in edicola che rivela lo scandalo. Senza citare «Air France» e tantomeno <(Air Inter», la compagnia interna. Eppure il caso riguarda proprio diplomi professionali, quindi in definitiva gli aerei di linea. Il fenomeno sarebbe tutt'altro che episodico: la magistratura ha messo sott'accusa 5 piloti, ma è solo l'inizio. Sembra che la corruzione non riguardi le prove «in volo» ma quelle teoriche, comunque indispensabili per brevettarsi. Sono normali esami con tema scritto: tecnica, navigazione, uso dei sistemi radar... Ma ciascuno propone un caso specifico, dettagliatissimo, da risolvere. Ora, temendo la bocciatura non pochi candidati ricorrevano alla vecchia scorciatoia: farsi dire in anticipo i temi (soluzione compresa). Per averli, bastava pagare tra 2 e 6 milioni, un prezzo neppure eccessivo se guardiamo il salario cui può aspirare un professionista del cielo. A chi? La rete è complessa. Include alcuni esaminatori, ma le lucrose fughe di notizie avvenivano anche per altre vie. Ad esempio, le segretarie in forza all'Enac, l'Ecole nationale de l'aviation civile. Il giudice JeanClaude Monier ne ha incriminate due, Raymonde Caron e Nadia Kasmi. Entrambe confesse, si considerano tuttavia capri espiatori in una tangentopoli che vedrebbe responsabilità da pesi massimi. Ed emergono cronache trucide. Per esempio, quel comandante che rivendeva 15 mila franchi l'una le informazioni confidategli gratis dal personale Enac. Oppure, ecco gli esaminatori stessi convocare a tavola nei ristorantini che circondano Orly le loro felici «vittime». Il foglio con la prova deci¬ siva e i quattrini passavano di mano tra Beaujolais, foie gras, champagne. Ma vi sono pure versioni da brutto film poliziesco: la borsa con i soldi da lasciare nottetempo presso la torre di controllo. Li ritirerà una mano misteriosa. A porre Jean-Claude Monier sulla buona strada è stato Jacques Hoyer, che dall'ottobre '91 presiede la giuria «brevetti di pilotaggio». Da qualche mese riceveva messaggi anonimi con minacce e segnalazioni di irregolarità. Il 25 settembre '91 lo informano che un candidato possiede già i quiz del «Top» - test necessario per chiunque voglia farsi abilitare a voli intercontinentali - in programma il giorno successivo. Spedisce in missione la sua collaboratrice Celine Agoutin, che becca il reprobo nella più classica flagranza di copiatura. Segue confessione. «Mi ha "imboccato" un amico, per 5000 franchi», dice. E piano piano vengono fuori le complicità, una rete così estesa da allarmare gli investigatori. Come al ginnasio per le versioni latine, circolerebbero fra i piloti veri samizdat, copie rese quasi illeggibili dall'uso collettivo. Ma il «pentito» aggiunge che anche il fax è un'arma preziosa nella tangentopoli aerea. Hoyer vuole vederci chiaro. Insiste nelle verifiche, partono le denunce, caccia esaminatori parsigli «lassisti». E giungerà a impiegare il termine «mafia» per descrivere il fenomeno. Pierre- Henri Gourgeon, il direttore dell'Aviazione civile, lo appoggia senza mezzi termini. E tuttavia stupisce che, 19 mesi dopo i primi passi, l'inchiesta non raggiunga ancora quella taglia che i primi riscontri lascerebbero intuire. Le persone in causa sarebbero decine, se non centinaia, ma neppure 10 dovranno risponderne in tribunale. Inoltre il silenzio che ammantava - fino a 24 ore fa - la storia, appare sinistro. Qualcuno ha fatto pressioni? E' possibile. Nella vicenda le compagnie sono vittime, ma hanno interesse che nulla infranga la cieca fiducia dei viaggiatori nel loro pilota. Enrico Benedetto La cabina di pilotaggio di un aereo di linea Secondo le rivelazioni de L'Express molti piloti avrebbero «comprato» il brevetto di volo

Persone citate: Caron, Celine, Claude Monier, Hoyer, Jacques Hoyer, Monier, Nadia Kasmi

Luoghi citati: Francia, Orly, Parigi