Doretta ha ancora paura

Due o tre settimane per decidere sulla domanda di semilibertà Due o tre settimane per decidere sulla domanda di semilibertà Doretta ha ancora paura // «caso» della ergastolana Graneris è definito «delicato» dai giudici «Dobbiamo essere sicuri che sia pronta ad affrontare tale responsabilità» Il fascicolo di Doretta Graneris è aperto sul suo tavolo. Il dottor Pietro Fornace, presidente del tribunale di sorveglianza, lo sfoglia e dice: «Ci ha chiesto la semilibertà: è un caso delicato, dobbiamo scavare nella sua personalità». Martedì mattina Doretta è comparsa davanti ai giudici. Una serie di domande: «Dove lavori, che cosa fai, come ti trovi, hai amicizie?». Poi sono state esaminate le relazioni dell'assistente sociale e del medico che la seguono in carcere. «Una detenuta modello, su questo non ci sono dubbi», testimoniano tutti. Ancora il dottor Fornace: «Non basta valutarne solo il comportamento, dobbiamo essere sicuri che lei sia pronta per affrontare la responsabilità che comporta la concessione della semilibertà». Quali i tempi per conoscere la decisione dei giudici? Il presidente allarga le braccia: «Non so, forse due o tre settimane». Doretta Graneris chiede di essere dimenticata, per continuare il percorso iniziato tre anni fa quando le sono stati concessi i benefici del lavoro esterno al carcere. Dice: «Essere dimenticata per ricominciare». Può uscire dalle Nuove alle 9, deve tornare in cella entro le 19,30. Al Gruppo Abele tutti dicono: «E' attenta, curiosa, piena di buona volontà». Ma anche: «Ha riscoperto un po' alla volta la capacità di sorridere». Doretta ha parlato di questi 18 anni trascorsi in carcere, delle paure che l'hanno assalita per anni di notte. E del ritrovato coraggio di farcela, comun¬ que. Una forza, racconta, che ha scoperto nel dolore e quando le sembrava di essere più sola, Mormora: «Tutto questo non è stato facile». Ma è stato possi bile perché, ripete don Luigi Ciotti del Gruppo Abele, «è stata aiutata e si è costruita con discrezione, nella normalità, so prattutto nel silenzio»..Chi le è vicino denuncia: «Il clamore di queste ore, l'attenzione attorno al suo caso, al suo delitto compiuto diciotto anni fa, possono confonderla, spaventarla, farla sentire nuovamente persa». Ed ecco quel filo di tristezza nei suoi occhi. Forse è davvero paura. Lei racconta della sua vita, spesso «vuota», ora difficile da ricucire: «Prima diciotto anni in famiglia, senza uscire, senza avere un amico con cui giocare e parlare. Adesso diciotto anni chiusa in una piccola cella, sognando un cielo senza grate e filo spinato». Ora ripete: «Per favore lasciatemi sola, cercate di dimenticarmi». Dimenticare Doretta, per aiutarla a dimenticare. E a rivivere. [e. mas.] Doretta Graneris, 36 anni, ammessa al lavoro esterno, presso il Gruppo Abele. Dice: «Voglio essere dimenticata, per ricominciare»

Persone citate: Doretta, Doretta Graneris, Fornace, Graneris, Pietro Fornace