Restiamo «Amici» per oltre un'ora

Restiamo «Amici» per oltre un'ora Maria De Filippi incontra ogni sabato gli adolescenti e parla dei loro problemi Restiamo «Amici» per oltre un'ora Si amplia il programma di Canale 5 dedicato ai ragazzi ROMA. A volte raddoppiano. I programmi, cioè, non vengono soltanto ridotti o soppressi: capita pure che diventino più grandi. Il caso di «Amici» è esemplare. Da sabato 27 marzo, il programma di Maria De Filippi, in onda su Canale 5 alle 14,30 invece di avere solo un'ora a sua disposizione ha avuto un'ora e mezzo, il che vuol dire, spot a parte, più di un'ora di parole in libertà, pronunciate dai ragazzi su temi che riguardano i ragazzi. Una richiesta, questa di avere più spazio, sorprendentemente non partita dai responsabili della trasmissione ma proposta dalla rete: gli ascolti sono buoni, sopra i due milioni con 19-20% di share; arrivano molte lettere, segno che non si tratta di una attenzione distratta; le occasioni per analoghe riflessioni ad alta voce in televisione sono pochissime. Per questo «Amici» si amplia e viene confermato fino a giugno con la promessa di riprendere in settembre, appena si riaprono le scuole. Del resto se si toglie «Rock Café» di Raidue, musica ma anche discorsi soprattutto da quando c'è Don Gelmini, la fascia di età compresa tra i sedici e i ventun anni non ha programmi specifici: i giovani compaiono in molte trasmissioni d'attualità ma sempre chiamati a dir la loro su problemi della collettività, mài o, quasi mai, a raccontare quali sono le cose che li preoccupano, gli interessano, gli piacciono. Nato la stagione scorsa come programma sull'amicizia affidato a Leila Costa, «Amici» quest'anno è passato nelle mani della sua ideatrice èd è diventato un'altra cosa. Tra l'altro, da qualche settimana, invece di discutere su temi di carattere generale come la sessualità, l'impegno, la famiglia, il programma parte da un caso di cronaca e su quello sviluppa poi gli interven¬ ti. E in questo modo, grazie alla concretezza dei fatti, anche i discorsi diventano più sinceri e diretti. «Ci eravamo accorti, spiega Maria De Filippi, che i ragazzi fanno fatica a teorizzare. Prendendo lo spunto dalle notizie della settimana parlano più volentieri». Il divieto a diffondere Lupo Alberto nelle scuole, la proposta di rivedere la legge sull'aborto fatta da Amato, lo schiaffo ai figli vietato dalla legge, il delitto di San Patrignano e la droga sono stati argomento di altrettante puntate molto animate. Ma come sono i ragazzi italiani degli Anni Novanta? Maria De Filippi li definisce postideologici, incapaci di sfumature, alla ricerca di valori antichi, pronti a cambiare idea. «Vengono in tv perché altrove non hanno occasione di confrontarsi. La famiglia è al centro dei loro interessi. Seguono poco la politica e le ragazze. Spesso fanno tenerezza». Bellissime le facce dei duecento ragazzi accoccolati nello studio a far da coro a chi è chiamato a raccontare la sua esperienza. Per l'immediato futuro «Amici» sta studiando uno spot contro le «stragi del sabato sera», in auto, la notte, al ritorno dalla discoteca. Dirà: «Se corri non vengo con te», [si. ro.] Maria De Filippi su Canale 5

Persone citate: Lupo Alberto, Maria De Filippi

Luoghi citati: Roma