Vìgile urbano uccide rapinatore
Palermo, il ragazzo stava scappando Palermo, il ragazzo stava scappando Vìgile urbano uccide rapinatore sedicenne // colpo aveva fruttato 280 mila lire I baby-ladri erano armati di coltelli PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un rapinatore di 16 anni, Antonio D'Anna, è stato ucciso con tre colpi di pistola da un vigile urbano mentre con un coetaneo fuggiva da un supermercato. A viso scoperto, coltelli in mano, si erano fatti consegnare l'incasso: 280 mila lire. La polizia non ha denunciato il vigile la cui identità viene tenuta segreta per precauzione. Si ritiene abbia agito per legittima difesa, anche se la tragica conclusione ha' spinto alcuni passanti a inveire. Sono subito emersi i dubbi di sempre: ima manciata di banconote può valere la vita di un ragazzo di 16 anni? E' giusto rimanere impotenti davanti ai babies malviventi che scippano e rapinano? In serata il vigile è stato interrogato per ore negli uffici della sezione antirapina della squadra mobile. E' stato trattenuto per la ricostruzione della dinamica e sono state ascoltate anche numerose persone che hanno assistito terrorizzate e impotenti alla terribile scena poco prima delle 13 di ieri davanti al punto vendita della catena Sma. Nello stesso rione Antonio D'Anna abitava, in via Li Bassi, con i genitori e i fratelli; una famiglia povera, del sottoproletariato palermitano. Il vigile urbano si è trovato a tre o quattro passi dai due ragazzi, schizzati fuori dal supermer¬ cato. «Fermi, attenti che sparo», ha urlato il vigile. Ma i due l'hanno spinto. Lui ha provato a bloccarli chiedendo aiuto ai passanti. Attimi concitati, con i ragazzi disperati e intenzionati a non arrendersi e il vigile deciso a fermarli, noncurante di una gomitata in un occhio e di una ferita di striscio a un braccio, dopo un fendente lasciato partire, sembra, da D'Anna. Altri attimi, infine gli spari. Tre, uno dopo l'altro. Antonio, colpito in faccia, è morto all'istante, è crollato sul marciapiede. Il complice è sparito con il misero bottino. Le sue ricerche proseguono. Impietosamente, il cadavere è stato lasciato a terra a lungo, con il sangue che scorreva dalla testa. Soltanto più tardi qualcuno ha pensato a coprire il corpo con un lenzuolo. E' il secondo sedicenne che muore durante una rapina a Palermo negli ultimi quattro giorni. Nella tarda serata di sabato, la vittima era stata Emanuele Di Bella che, con due complici, aveva aggredito un giovane in auto con la fidanzata, in una strada appartata tra la città e Ficarazzi, a dieci chilometri dall'ingresso orientale di Palermo. Il giovane era un carabiniere che ha reagito sparando e colpendo in testa Di Bella, anche lui, come Antonio D'Anna, un «picciotto» che sembra uscito dai film sui ragazzi perduti di Palermo. Antonio Ravida
Persone citate: Antonio D'anna, Antonio Ravida, D'anna, Di Bella, Emanuele Di Bella
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