E ora le centrali della pace di Paolo Passarini

E ora, le centrali della pace E ora, le centrali della pace Elettricità con il plutonio dei missili WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Americani e russi costruiranno assieme un nuovo tipo di reattore nucleare in grado di bruciare il plutonio delle testate nucleari in via di smantellamento e trasformarlo in corrente elettrica. L'impianto costerà un miliardo e mezzo di dollari (circa 2400 miliardi di lire) e sarà costruito in Russia nei prossimi dieci anni su un progetto della General Atomics di San Diego. Ciò che era stato concepito per minacciare la distruzione planetaria servirà invece a produrre energia e questa è una delle tante facce utili del disarmo. L'accordo tra la General Atomics e il ministro russo per l'Energia atomica è stato firmato giovedì scorso a Mosca e reso pubblico solo due giorni fa. Per portare avanti il progetto, la società di San Diego avrà bisogno di finanziamenti governativi per almeno 100 milioni di dollari nei prossimi cinque anni. L'Amministrazione americana sta studiando la proposta, prendendo anche in considera¬ zione la possibilità di utilizzare questo procedimento su scala più larga. Ma, almeno finora, non risulta che sia stata espressa una formale approvazione, anche se i funzionari russi che hanno lavorato alla preparazione del recente vertice di Vancouver tra Bill Clinton e Boris Eltsin hanno molto insistito per introdurre l'argomento nell'agenda dei colloqui. Non sembra che abbiano avuto successo, anche se Clinton si è pronunciato a favore di ogni forma di collaborazione tecnologica allargata. «Questa collaborazione - sostiene Neil Blue della General Atomics - consentirà di rendere più stabile l'occupazione di scienziati e ingegneri russi finora impegnati a costruire armi e contribuirà alla riconversione dell'industria delle armi nucleari in una forza di ricostruzione economica pacifica». Il reattore a fissione sarà raffreddato a gas, nella fattispecie da elio, e, nonostante lavori ad altissime temperature, viene presentato come molto sicuro, perché immune dal rischio di scioglimento, il pericolo più grosso per questo tipo di impianti. Sarà in grado, secondo le previsioni, di convertire il 50 per cento del calore generato in energia elettrica, quando, normalmente, il livello di efficienza, come viene chiamato, è pari a circa il 33%. Poiché il plutonio non è chimicamente solubile, sarà spezzettato in miliardi di particelle grandi come grani di sale, che verranno poi ricoperte da una ceramica in grado di sopportare altissime temperature. Lo scorso anno l'Amministrazione guidata da George Bush aveva deciso di acquistare dalla Russia grossi quantitativi di uranio altamente arricchito, sempre allo scopo di usarlo in impianti a destinazione civile. Nei giorni scorsi Clinton ha autorizzato la Nasa a definire un piano di collaborazione con la Russia per la costruzione congiunta di una stazione spaziale. La fine della guerra fredda, rendendoli più economici, sembra consentire la realizzazione di progetti finora rimasti nei cassetti. Paolo Passarini

Persone citate: Bill Clinton, Boris Eltsin, Clinton, George Bush, Neil Blue

Luoghi citati: Mosca, Russia, San Diego, Vancouver, Washington