Dall'elettronica all'auto la carriera di un «tecnico»
Arriva in Fiat nel 79 Dal dicembre scorso coordina tutti i settori industriali Dall'elettronica all'auto la carriera di un «tecnico» IL MANAGER CHE GUIDA LA PRODUZIONE U TORINO N ingegnere a tutto tondo: appassionato della sua materia, competente fin nei minimi dettagli sulla tecnica industriale, resistentissimo macinatore di riunioni, convention, trattative: Giorgio Garuzzo, colpito ieri da un ordine di custodia cautelare emesso dalla Procura di Milano nel quadro dell'inchiesta «Mani pulite» ha un curriculum del tutto coerente con la sua vocazione professionale. Garuzzo era stato nominato il 17 dicembre scorso «chief operating officer» del gruppo Fiat: una carica espressa in inglese, come tutte quelle della «holding» di un grande gruppo multinazionale qual è la Fiat, traducibile, in sostanza, con la qualifica di «direttore generale». A Garuzzo, con le direttive impartite in dicembre dall'amministratore delegato della Fiat Cesare Romiti, è stato assegnato «un ruolo centrale di indirizzo e di coordinamento di tutti i settori industriali» del gruppo, come recitava la nota diramata in quell'occasione da Corso Marconi. Garuzzo, dunque, riporta direttamente a Romiti su tutte le questioni attinenti alla produzione, così come Mattioli per la finanza. A lui fanno capo direttamente il settore delle automobili, dei veicoli industriali, delle macchine per l'agricoltura e delle costruzioni. Nell'organigramma del gruppo a Garuzzo riportano i due direttori centrali Luigi Francione (che ha la responsabilità dei settori automotoristici intermedi) e Umberto Quadrino (responsabile per l'aviazione, i sistemi ferroviari, la chimica e le fibre). Sempre a Garuzzo fanno capo il controllo direzionale e le politiche industriali, direttamente curate da Francesco Torri, le risorse umane (affidate a Enrico Auteri) e lo sviluppo industriale (Quadrino). A una simile responsabilità Garuzzo, nato a Paesana (Cu¬ neo) nel 1938 e laureato nel '61 in Ingegneria elettronica al politecnico di Torino, è giunto all'apice di una carriera molto articolata. La iniziò nel settore elettronico, lavorando all'Olivetti, alla General Electric e alla Honeywell, per passare nel '73 in campo motoristico, diventando assistente del presidente e membro del comitato esecutivo della società Gilardini. Nel '76, con l'acquisto della Gilardini da parte della Fiat, è diventato assistente dell'amministratore delegato del gruppo di Torino. In questo incarico ha coordinato anche le nuove iniziative industriali del gruppo fino al 1979, quando ha assunto la responsabilità del settore componenti automobilistici. Nel 1982 Garuzzo è stato nominato direttore centrale Fiat; nel 1984 è diventato amministratore delegato dell'Iveco, carica rivestita fino al dicembre del '90. [s. lue] Arriva in Fiat nel 79 Dal dicembre scorso coordina tutti i settori industriali m Nella foto grande il direttore generale della Fiat Spa Giorgio Garuzzo A destra il giudice delle indagini preliminari Italo Ghitti Il procuratore capo di Milano Francesco Saverio Borrelli
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