Uno scultore e un pittore si trasformano in guide di un itinerario nella fede di Angelo Mistrangelo

«Arte cristiana» a Pinerolo «Arte cristiana» a Pinerolo Uno scultore e un pittore si trasformano in guide di un itinerario nella fede Arte e Chiesa, materia e spiritualità, rappresentano i momenti e i contenuti della pregevole mostra L'Arte e il mistero cristiano, allestita nelle sale della Collezione Civica d'arte Palazzo Vittone a Pinerolo (piazza Vittorio Veneto 8, sino all'I 1 aprile). Curata da Mario Marchiando Pacchiola, questa biennale, presentata dal cardinale Carlo Maria Martini, offre un suggestivo itinerario intorno al tema della fede interpretato dallo scultore Enrico Manfrini e dal pittore Alessandro Nastasio. Il primo rinnova l'incontro con la «Via Crucis», con il messaggio religioso, con la vita di Gesù che di stazione in stazione prende forma e consistenza. Per anni assistente di Francesco Messina all'Accademia di Brera, Manfrini rivela nei bronzi una felice definizione delle immagini e queste appaiono dolenti nelle pie donne, mentre acquistano una assoluta purezza nella «deposizione» o nel «Cireneo». Le figure si staccano dal fondo con un movimento che mette in risalto il panneggio delle vesti femminili o il cammino e la caduta del Cristo sotto il peso della croce: «Mi sembra che il volto di Gesù - ha scritto il filosofo-pittore Jean Guitton - soprattutto del Cristo nel suo ultimo giorno, del Cristo accanto alla madre, sia per un pittore il più bel tema che esista». E dalla elegante classicità di Manfrini si passa all'essenziale composizione pittorica del milanese Nastasio, autore di opere d'arte sacra nelle chiese del Pinerolese: Meano, Perrero, Praly Ghigo. Un'esperienza, la sua, caratterizzata - nota Gian Alberto Dell'Acqua in catalogo - da «semplicissime figure geometriche», ma «ogni eccesso di schematismo viene evitato grazie alla qualità» del colore, della linea, che come nelle antiche vetrate circoscrive uomini e donne e soldati. E il fascino dei gesti misurati, dei corpi delineati con energia, della vivacità dei colori che si contrappongono al rigore del bronzo, conferiscono all'intera esposizione un particolare taglio poetico. Angelo Mistrangelo Scultura in bronzo di Manfrini

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