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Poker d'indagini a Ivrea Poker d'indagini a Ivrea Dal mattatoio all'acquedotto al restauro del Teatro Giacosa Quattro i filoni d'indagine in pochi mesi per la «Mani pulite» di Ivrea: l'acquedotto, i lavori di sistemazione del macello comunale, le cooperative edilizie ed il teatro Giacosa. Quattro inchieste che per il momento non hanno ancora portato a sviluppi clamorosi, ma sulle quali la Procura mantiene il più stretto riserbo, j Dal giugno scorso la'magistratura di Ivrea sta controllando centinaia di documenti sequestrati nell'ambito delle indagini sulle quattro vicende. Il primo a finire nel mirino della magistratura, la scorsa primavera, è stato l'acquedotto consortile. Nel giro di pochi mesi è toccato alle cooperative, al macello e al vecchio teatro. Quest'ultima vicenda ha creato polemiche e discussioni anche all'interno del Consiglio comunale. La relazione degli architetti Gabella e Migliasso in cui venivano denunciate numerose «pecche» nell'esecuzione dei lavori di recupero è adesso al vaglio del magistrato che, subito dopo Pasqua, potrebbe ascoltare come testimonini gli assessori che hanno seguito gli interventi sull'edificio negli ultimi otto anni. Se sul versante giudiziario, per il momento, si muove ancora poco, la commissione d'inchiesta comunale si sta dando, invece, un gran daffare. In meno di un mese sono già stati sentiti l'attuale responsabile del settore cultura Alfredo Tradardi e i suoi colleghi del passato. Il Consiglio comunale ha nominato una commissione d'inchiesta presieduta dal repubblicano Aldo Gandolfi. «Per il momento stiamo raccogliendo elementi» si limita a dire Fernando Pivato. «Di più non possiamo aggiungere; le nostre conclusioni si conosceranno a tempo debito». Nei programmi della commissione chiamata a far luce sulla vicenda c'è anche un incontro con l'architetto Giuseppe Carino, incaricato del recupero dello stabile. Il repubblicano Aldo GandoHi è stato eletto presidente della commissione comunale d'inchiesta sul teatro «Giacosa»