Nel mirino il Campo Volo

Nel mirino il Campo Volo Nel mirino il Campo Volo Giornata densa di interrogatori ieri in procura. E' cominciata con la testimonianza dell'ex presidente della giunta regionale, il de novarese Vittorio Beltrami. I carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria lo hanno ascoltato sulla riunione svoltasi in Regione nell'87 nella quale si era parlato della destinazione dell'area del Campo Volo di corso Marche dove poi è stato costruito il nuovo Centro servizi del Fisco. Come altri testi, anche Beltrami ha risposto di non ricordare nulla. Poi è stato sentito Gian Paolo Zanetta, ex assessore comunale alla casa e attualmente segretario provinciale de. Ha deposto su una vicenda parallela a quella per cui è inquisito l'ex collega di giunta Domenico Mercurio (psi): si tratterebbe di assegnazioni irregolari di alloggi popolari per cui un avviso di garanzia sarebbe stato inviato al socialdemocratico Giovanni Cipresso che sino al '90 era stato presidente della circoscrizione Santa RitaMirafiori Nord. Il costruttore Giuseppe Gilardi è tornato in procura con il difensore Morra per spiegare la storia della tangente pagata per la nuova sede del Galileo Ferraris in strada delle Cacce. Gilardi avrebbe riferito ancora una volta di aver consegnato il denaro all'avvocato Marco Annoni: «Così mi era stato consigliato dall'amministratore delegato della concessionaria dei lavori, Di Mattia». Subito dopo il dottor Corsi ha sentito il dirigente deU'Edilpro, Francesco Di Mattia che ha nuovamente negato la circostanza: «Non sono stato io a parlargliene. Non capisco perché mi tiri in mezzo». A sua volta Annoni ha detto che sarebbe stato Zamorani a preannunciargli la visita del costruttore. Un piccolo mistero da chiarire. Vittorio Valenza, stretto collaboratore del defunto segretario amministrativo nazionale del psi Vincenzo Balzamo, rimarrà in carcere: lo ha deciso ieri il giudice per le indagini preliminari Sorbello respingendo la richiesta dei legali dell'inquisito. Valenza è indagato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sull'appalto del nuovo ospedale di Asti. Il procuratore aggiunto Maddalena ha sentito per tutta la mattinata nella sede dei carabinieri di corso Umbria i due politici vercellesi de Francesco Radaelli e Roberto Rosso che hanno denunciato una serie di appalti sospetti nella loro zona. Tra questi, il mega affare della nuova centrale Enel a Trino Vercellese per cui sarebbero già stati pagati 12 miliardi di tangente ad alcuni politici piemontesi e no.

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