Sciopero contro la maestra

Sciopero contro la maestra Sciopero contro la maestra «Troppo severa, causa insonnia ai bimbi» ARONA. La maestra troppo severa causa insonnia agli allievi. Così, per protestare, i genitori hanno deciso di tenere a casa i figli. Uno sciopero in piena regola, quello attuato ieri mattina, nella scuola elementare di Massino Visconti, cinquecento anime sparse sulle colline del Vergante. Nell'occhio del ciclone la maestra Leopolda Fusai, arrivata dalla vicina Lesa lo scorso settembre. Insegna storia e geografia, scienze e ginnastica in terza, quarta e quinta elementare, classi con otto bambini ciascuna. Da tempo i genitori avevano segnalato alcuni episodi alla direttrice didattica di Stresa, Loredana Lodolo, e al provveditore agli studi di Novara, Pietro Cataldo. E ieri, non avendo ancora ricevuto risposte alle loro richieste, i genitori hanno deciso la singolare protesta. 140 scolari delle cinque classi sono rimasti tutti a casa. Ma la vicenda non finisce qui. Franca Forcherio, in rappresentanza dei genitori, ha spiegato: «Noi non abbiamo nulla contro l'insegnante, però pretendiairìo che passi ad altre mansioni. Aspetteremo ancora qualche giorno, poi torneremo a scioperare e se entro la fine dell'anno la vicenda non sarà risolta, terremo a casa i nostri figli». Tra l'insegnante e suoi alunni il clima non è mai stato idilliaco, ma ultimamente la situazione è peggiorata. «A volte - ha aggiunto Franca Forcherio - siamo stati costretti a far prendere tranquillanti ai nostri ragazzi perchè la notte avevano gli incubi. Adesso quasi tutti soffrono di insonnia, dolori addominali, vomito, stato generale di irrequietezza. E' impossibile continuare in queste condizioni. I ragazzi non vogliono più andare a scuola. Capiamo anche le difficoltà dell'insegnante che, probabilmente, non è più in grado di tenere la disciplina e neppure di svolgere i programmi come vorrebbe». La maestra cosa dice? Rintracciata a Lesa, nella sua abitazione, Leopolda Fusai è cascata dalle nuvole. «Uno sciopero contro di me? Non ne so niente. Mi informerò, chiarirò la situazione con i miei superiori». Ieri, però, non è salita a far scuola a Massino Visconti. E' rimasta a casa. Il motivo? «Non sono in buone condizioni di salute, ho chiesto un congedo straordinario per malattia». Al suo posto, nella tarda mattinata, da Torino, è arrivata un'ispettrice scolastica. Si fermerà nel piccolo paese del Novarese anche oggi. Poi presenterà una relazione al provveditore agli studi. «Non appena avrò in mano il rapporto sulla vicenda prenderò i provvedimenti necessari» assicura da Novara Pietro Cataldo. Sandro Bottelli

Persone citate: Franca Forcherio, Leopolda Fusai, Loredana Lodolo, Pietro Cataldo, Sandro Bottelli

Luoghi citati: Lesa, Massino Visconti, Novara, Stresa, Torino