Medicine tagli sui prezzi

Decisa una riduzione dei farmaci inseriti nel prontuario Decisa una riduzione dei farmaci inseriti nel prontuario Medicine/ tagli sui prezzi // provvedimento servirà a coprire le spese per gli otto bollini inpiù Lo Stato risparmiarà200 miliardi grazie alla collaborazione delle industrie ROMA. Per la prima volta dopo molti anni, fanno «dietrofront» i prezzi dei farmaci inseriti nel prontuario terapeutico: -2,5% per i medicinali che costano da 15 a 50 mila lire e 4,5% per quelli con prezzi superiori. Questa «mini-manovra», del tutto inattesa, è stata decisa ieri in un vertice tra il presidente del Consiglio Amato e i ministri della Sanità Costa e del Tesoro Barucci. Così, con un po' di fantasia, si è trovato il modo per coprire buona parte dell'onere derivante dalla recente concessione di altri 8 «bollini» agli assistiti esenti, senza ricorrere ad inasprimenti fiscali o ad altri tagli impietosi. Lo Stato risparmierà 230 miliardi l'anno del costo a carico del Servizio sanitario nazionale, ma un vantaggio (circa 100 miliardi) verrà anche a tutti i cittadini tenuti a pagare il ticket o la franchigia secondo il loro reddito. Un esempio: un farmaco che fino a ieri costava 100 mila lire ne costerà ora 95 mila. Su questo prezzo si calcola il ticket o la franchigia. Se è prescritto un solo farmaco, il risparmio sarà più evidente per gli «autocertificati» che pagano S ticket con l'aggiunta di 4 mila lire per ogni prodotto, ma in ogni caso un beneficio andrà pure ai cosiddetti ((benestanti» in regime di franchigia. L'operazione, sottolinea il ministro Costa, ha trovato un «forte spirito di collaborazione» da parte delle industrie farmaceutiche, dei grossisti e dei farmacisti. E conferma la piena validità della stretta correlazione tra domanda e offerta anche per quanto riguarda il mercato dei farmaci. La crisi economica induce a miti consigli: meglio guadagnare meno, ma vendere di più. Infatti, nei 60 giorni trascorsi dall'introduzione dei bollini il calo del «movimento» in farmacia è stato così netto (oltre il 30%) da aggravare la crisi delle industrie e far ventilare perfino il pericolo di consistenti licenziamenti in un settore che, invece, ha sempre tirato. Peraltro, la strada imboccata dimostra che vi sono margini per ridurre il prezzo delle medicine in Italia. Ci saranno «grane» quando il parlamento dovrà ratificare il decreto-legge sui bollini aggiuntivi? «Mi auguro - precisa Costa - che le Camere approvino la mini-manovra. Comunque, il governo è anche disposto a rivedere qualcosa di fronte a proposte migliorative, purché non incidano sui conti dello Stato». Restano due problemi, sui quali il ministro sta riflettendo: dare ulteriori chiarimenti a seguito delle polemiche su chi deve certificare il diritto dell'esente ad avere gli altri 8 bollini; vedere se e come può essere rivisto l'obbligo, per chi abbia superato certi limiti di reddito, di pagare 85 mila lire all'anno per il medico di fiducia. Costa, sollecitato dalle Regioni, dalla Cimo e dagli altri sindacati medici, è pronto anche ad esaminare ipotesi «ragionevoli e valide» per la modifica di punti importanti del decreto delegato sulla contro-riforma sanitaria. Gian Cario Fossi

Persone citate: Gian Cario

Luoghi citati: Italia, Roma