Il principe brevetta il cognome di Emanuele Novazio

Il principe brevetta il cognome Troppi matrimoni di interesse, il casato tedesco diventa marchio registrato Il principe brevetta il cognome Gli Hohenzollern si difendono dai ladri di nobiltà BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE I plebei si infiltrano nelle più celebri e nobili casate con matrimoni d'interesse, adozioni o spericolate operazioni finanziarie? Loro, i discendenti di sovrani e imperatori minacciati nell'integrità dinastica, per difendersi «brevettano» il proprio nome. L'esempio viene dall'alto, dalla stirpe tedesca più illustre forse, gli Hohenzollern eredi di Federico il Grande". Pochi giorni fa, il pretendente al trono del ramo svevo della famiglia, Karl Friedrich, 40 anni, ha presentato il «marchio registrato prìncipi Hohenzollern», che distinguerà presto anche una linea di prodotti: vini, champagne, cioccolatini, profumi. Lo slogan della casata - «Unicuique suum», a ciascuno il suo - avrà d'ora innanzi più robuste garanzie legali. Come altre dinastie patrizie, anche gli Hohenzollern soffrono infatti di un imbroglio soprattutto, il furto del nome. Complici, alle volte, sono rampolli squattrinati e avidi e perfino la nuova legge sul diritto di famiglia, che in Germania consente al coniuge divorziato di mantenere il nome d'acquisto e di passarlo al nuovo coniuge e ai futuri figli. Vittima record è la famiglia degli Anhalt: correa una principessa rimasta al verde, in pochi anni ha dovuto accettare una decina di nuovi aderenti d'origine plebea, che naturalmente sono diventati prìncipi, con tutti i diritti di eredità e successione. La passione per le ragazze, invece, ha spinto il principino Federico a tre matrimoni americani in successione rapida: oggi, la dinastia degli Anhalt ha un ramo periferico perfino in sperdute cittadine del Middle West. Anche Federico, del resto, è un nobile d'acquisto: all'anagrafe è registrato come Lichtenberg. E accaduto anche agli Hohenzollern. Il loro nome è stato rubato spesso, qualche volta perfino «af¬ fittato» - letteralmente - e mai restituito. Con false operazioni di Borsa, per esempio, una banda criminale di Francoforte ha guadagnato milioni alle spalle dell'illustre dinastia, fondata nell'undicesimo secolo da Federico I a Norimberga e divisasi poi in due rami, quello prussiano e quello svevo. Ma ci si è messo anche un cugino di Karl Friedrich, Emanuel Joseph von Hohenzollern, 64 anni: il «principe più povero» della Germania, secondo le stime della «Welt am Sonntag». E' lui che «affìtta» volentieri il nome degli Hohenzollern, pagamento solo in contanti, ad affaristi spregiudicati che lo sfrutteranno magari per operazioni mercantili e illecite. Per riprenderlo e far valere i suoi diritti nobiliari, una volta Emanuel Joseph ha dovuto andare perfino in Cassazione: l'imbroglione di turno non voleva più restituirglielo. Emanuele Novazio

Luoghi citati: Francoforte, Germania, Norimberga