i mostri e la follia da Goya a Grosz I grandi olii del «Lungo silenzio»

/ mostri e la follia da Goya a Grosz I grandi olii del «Lungo silenzio» / mostri e la follia da Goya a Grosz I grandi olii del «Lungo silenzio» VENEZIA El siglo de oro Fondazione Giorgio Cini. «Da Velazquez a Murillo. Il "siglo de oro" in Andalusia» (fino al 27 giugno). Questa mostra, con una cinquantina di opere di primaria importanza, mette a fuoco quasi un secolo di pittura, prevalentemente di ispirazione religiosa, fiorita in Andalusia e in particolare a Siviglia, contribuendo così a un approfondimento critico del percorso dal Manierismo al Naturalismo, al Barocco. Siamo nell'epoca trionfale della culturale iberica. Velazquez (con II giovane San Tommaso) rappresenta l'attrazione principe della rassegna, come anche Zurbaran (con dieci tele), Alonso Cano (quattro tele), Murillo (otto tele), Valdes Leal, e altri quindici maestri. Catalogo a cura di Arsenio Moreno Mendoza. MILANO Energia vitale Galleria Erha. «Eduardo Chillida» (fino al 15 maggio). Di questo straordinario maestro della scultura spagnola, poco visto in Italia, sono esposti circa trenta lavori, eseguiti negli ultimi anni, sculture di ferro e terra chamottée, e opere su carta. Si tratti delle sue monumentali sculture erette in tutto il mondo, o di opere di piccole dimensioni, ogni forma trasmette a chi la guarda una forte energia interiore e una auscultabile energia vitale. A cura di Giovanni Carandente. PIACENZA Gli avi padani Museo Civico. «I primi agricoltori» fino al 30 maggio. Questa mostra intende far conoscere gli elementi formativi del Neolitico nella pianura padana. Da una campagna di ricerche sono emerse testimonianze di grande interesse (soprattutto in Val Trebbia) che si sono concretizzate nel ritrovamento delle suppellettili di Casa Gazza, vasi in ceramica, olle, ascie levigate, che ci parlano dei nostri lontani antenati. A cura di Maria Bernabò Brea. BUSTO ARSIZIO Vizi spagnoli . Palazzo Bandera. «Goya, Daumier, Grosz. Il trionfo dell'idiozia. Pregiudizi, follie e banalità dell'esistenza europea» (fino al 16 giugno). Goya, Daumier e Grosz sono stati tra gli osservatori più lucidi e pungenti dell'uomo e della società. Nel loro lavoro sono affiorati i grandi vizi, le tragedie storiche e politiche della Spagna corrotta e bigotta di Goya, della Francia del «buon borghese» di Daumier e della Germania nazista di Grosz. Di Goya sono presènti i cicli satirici dei Ca¬ pricci e delle Follie, di Daumier i cicli: Les raigneurs e Pastorales, di Grosz 40 opere su carta (1913-1944). Catalogo Mazzotta. Testi di A. Negri, T. Sparagni, A. Stoll. MANTOVA Segni cosmici Casa del Mantegna. «Dadamaino» (fino al 30 aprile). Questa interessantissima protagonista dell'avanguardia italiana, espone un gruppo di opere a iniziare dal 1958, ovvero il momento di superamento dell'informale, fino alle ultime opere degli anni 199093, in cui i segni aerei sui fogli di poliestere danno allo spettatore il senso di un movimento cosmico, uno straordinario concentrato di risorse intellettuali e tecniche. Catalogo Publi-Paolini, testi di E. Fiorani, E. Pontiggia. In breve Milano. Appiani Arte Trentadue. «Bernardo Siciliano, dipinti 199293» (fino all'8 maggio). Bernardo Siciliano, figlio di Enzo Siciliano, presenta a Milano 15 opere, in cui campeggiano paesaggi di tronchi e mura, cieli trasparenti e terre rese cupe da asperità e colori a toni ribassati. Testo di Marisa Volpi. Bologna. Galleria Studio G7, «La scultura, uno scultore, un'opera» (fino al 15 maggio). Nel ventesimo anno di attività della galleria vengono esposte una serie di sculture di artisti che hanno fatto parte del lavoro della galleria stessa: P. Coletta, A Garutti, E. Habicher, P. Icaro, Sol Le Witt, H. Nagasawa, Nunzio, G. Paolini, G. Penone, A. e P. Poirier, G. Spagnulo, A Violetta. Roma. Sala 1. «Omaggio a Pino Pascali-Altamarea» (fino al 30 aprile). Geometria, elementi na¬ turali, segni arcaici, materiali quali sabbia, legno, pietre danno vita a opere che evidenziano legami con l'arte di Pascali. Sono presenti P. Avellis, A. Biancofiore, R. Fiorini, H. Golba, I. Iurilli, R. Vecchietti, M. Yedidsion, D. Sulewir. Asti. Battistero di S. Pietro. «Renata Rampazzi - olii, pastelli, acquarelli» (fino al 24 aprile). La Rampazzi nata a Torino ma residente a Roma, presenta 20 olii di grandi dimensioni, realizzati tra il 1989-93, alcuni di questi sono stati voluti da Mai-gare the Von Trotta nel suo film II lungo silenzio. Salerno. Galleria II catalogo. «Enrico Paulucci» (fino al 1° maggio). Una personale con una serie di opere scelte: olii, acquarelli, pastelli, disegni, di data diversa a partire dagli Anni Quaranta, costruiti con la solita levità di tocco. Marisa Vescovo Da sinistra a destra: alcuni vasi di Casa Gazza esposti nella mostra sugli oggetti quotidiani dei primi agricoltori della Val Trebbia, e un'opera della Dadamaino: «Il movimento delle cose», 1991