Parolaio di Pierluigi Battista

Parolaio Parolaio VULCANOPOLI. Napoli trema. E ora nasce persino il sospetto che Eduardo non sia il vero autore di Filumena Marturano. La sconcertante rivelazione viene dall'oramai novantenne Carlo Ludovico Bragaglia che in un recente libro-intervista, Nato col cinema, racconta un episodio che non risulterà affatto gradito ai patiti del grande De Filippo: «Avremmo dovuto girare insieme Filumena Marturano ma ricevemmo una diffida dal vero autore della commedia, un argentino, che ci convinse a lasciar perdere. Solo più tardi Eduardo riuscì a mettersi d'accordo con lui e a comprarne i diritti». I DUELLANTI. Perché tanto furore a distanza di trent'anni? Le polemiche sul Gruppo '63 si fanno infatti sempre più astiose e virulente. E persino un po' sboccate. Celebrando il trentennale dell'avanguardia «in vagone letto», sul Corriere della Sera Franco Fortini dipinge a tinte fosche i seguaci del gruppo: «Al funerale di Vittorini seguivano il feretro sghignazzando». Ecco a futura memoria l'elenco degli epiteti che uno di loro, Alfredo Giuliani, ha riservato nella sua risposta a Fortini: «triviale», «rabbioso», «impreciso», «supponente», «confusamente appiattito sull'oggi», «acrimonioso», «sterile», «scarso talento», «specioso» e «contorto». FIAT VOLUNTAS SUA. Il direttore dell'Istituto Gramsci Giuseppe Vacca regala ai lettori del Sàbato alcuni brani di una lettera che Giorgio' La Pira indirizzò a Palmiro Togliatti nel 1960. Con rara modestia e schiva timidezza, La Pira scriveva al Migliore: «Penso spesso al "mistero" dei ' nostri quotidiani incontri nel lontano 1946 e me ne chiedo spesso la finalità soprannaturale e storica. Perché Dio permise quegli incontri? Qual è la finalità ultima che li determinò?». Già, perché mai Dio volle dar prova della Sua imperscrutabile volontà sollecitando incontri così straordinari? Eduardo De FMarina Ripa dGELOSIE. Ancora veleno postumo su Italo Calvino. Stavolta è il turno della figlia di Tommaso Landolfi, Idolina, che in un'intervista all'Europeo giudica così Le più belle pagine di Tommaso Landolfi scelte dieci anni fa da Calvino per Rizzoli: «E' una selezione troppo personale e calviniana, che Landolfi non avrebbe approvato di sicu¬ ppo Meana ro. Le cose più fulminanti e sublimi non ci sono. Non a caso. Calvino ne sarebbe stato oscurato». A CERCAR LA BELLA MORTE. Clima funereo, atmosfera da ultimi giorni di Pompei in casa socialista. Appena abbandonata la Cgil dopo esser stato chiamato da Giorgio Benvenuto per aiutare il neosegretario nell'ardua impresa di restituire nuova linfa al psi.post-craxiano, Giuliano Cazzola confessa sulVAvanti! di essere torturato da una vera e propria ossessione. «Non riesco a liberarmi da un pensiero», sussurra Cazzola: «Ricordo Giovanni Gentile» che «per tutto il Ventennio seppe mantenere un atteggiamento di dignitoso distacco» e poi, «in nome di chissà quale senso di lealtà» aderì alla Repubblica di Salò e «venne giustiziato dai partigiani». La parola allo psicanalista. REFERENDUM. In un breve saggio che apparirà nella raccolta di tutti gli scritti curata da Cesare Garboli per Garzanti, lo scrittore Antonio Delfini ricostruisce così l'atmosfera elettrica di un pranzo del 1951 al ristorante «Ardo» di Milano in compagnia di Gian Carlo Fusco, Mario Paggi e Eugenio Scalfari in cui l'argomento in discussione era la legge elettorale maggioritaria: «Fossi stato armato in quel giorno piovoso del novembre 1951, oggi, con tutta probabilità Fusco, Scalfari, Paggi e gli altri che si trovavano a quel tavolo, non sarebbero più sii questa terra». I GIORNI DELL'IRA. Per il furibondo critico Giovanni Raboni le massime raccolte nelle varie Formiche di Gino & Michele non sono altro che «un coacervo di sentenze mutilate ; i_ e di freddure fo- comeliche», un; «cronicario», anzi «un lazzaretto», di più «un cottolengo», peggio «un ostello» di «arguzie abortite» e di «storielle malformate». Non solo le formiche, sia pur nel loro piccolo, s'incazzano. ABBASSO LA FOCA. Il manifesto punzecchia Marina Ripa di Meana che per spiegare il suo happening animalista si è sdilinquita sugli «occhioni tondi che sembrano cerchiati di rimmel» delle sue foche. Ma se tutti gli animali hanno un'anima, si chiede il quotidiano comunista, perché nessuno si occupa di pipistrelli, ragni, insetti e topi di fogna? Pierluigi Battista ; i_ Eduardo De Filippo Marina Ripa di Meana

Luoghi citati: Meana, Milano, Napoli, Pompei, Salò