A scuola per essere re a letto di Aldo Cazzullo

Il caso dell'erede d'Inghilterra ha illustri precedenti: da Luigi XVI (a 15 anni) a Vittorio Emanuele III Il caso dell'erede d'Inghilterra ha illustri precedenti: da Luigi XVI (a 15 anni) a Vittorio Emanuele III A scuola per essere re a letto Per i sovrani l'iniziazione è regola SEXY-LEZIONI Al MONARCHI EV'ESSERE stata una missione agevole, quella della dama incaricata di iniziare al sesso Carlo d'Inghilterra; almeno al confronto delle sue colleghe di quattro secoli prima, che alla corte dei Gonzaga gareggiarono nel persuadere un altro principe Carlo, quello sì poco entusiasta, che le donne posseggono il segreto della felicità. Fu dura, ma finì bene, pare. L'idea della regina Elisabetta II non è nuova neppure per la corte inglese: infatti la sua illustre antenata Elisabetta I, nella seconda metà del Cinquecento, affidò il fratello Giacomo alle cure di un'esperta istitutrice dell'alcova. «Incaricare una nobildonna o un'etera dell'istruzione sessuale del nobile erede era una prassi diffusa in tutte le corti d'Europa - conferma Franco Cardini, docente di storia medioevale a Firenze -. I matrimoni erano concordati per via diplomatica, principi e nobili vi arrivavano giovanissimi e inesperti. Un fallimento non avrebbe pregiudicato solo la felicità coniugale, ma un'alleanza, un disegno politico. Meglio non correre rischi e mettersi nelle mani di educatrici esperte». Non sfugge alla regola la corte di Francia. Nelle sue Memorie il duca di Saint-Simon racconta le imprese delle «encharges», le cortigiane incaricate di svezzare i rampolli della nobiltà. Di Luigi XVI si racconta che fu iniziato a 15 anni da una dama poco gentile: lo incontrò in una camera di Versailles e lo gettò sul letto. E all'inizio dell'800 i giovani arciduchi austriaci entravano spesso di soppiatto nell'ala rossa della reggia di Hofburg che ospitava le mitiche cortigiane slovene, dette le «contesse igieniche» perché evitavano ai nobili l'imbarazzo (e le malattie) delle avventure mercenarie. Fu una di loro, scrive Franz Herre, a insegnare il sesso al futuro imperatore Francesco Giuseppe (che presumibilmente si guardò bene dal raccon- tarlo poi alla sposa Sissi). «Il punto è che non dobbiamo pensare alla liberazione sessuale come al risultato di un'evoluzione - spiega Cardini -. Tra le classi alte la libertà è notevole in tutto il Medioevo e raggiunge l'apogeo nel '700, il secolo libertino. Solo nell'800 la pruderie romantica rende più austeri anche i costumi delle corti. Fa eccezione Vitto¬ rio Emanuele II, che fin da ragazzo dimostrò un'esuberanza insolita per una dinastia pia e pudica come i Savoia». Qualche difficoltà in più aveva il nipote Vittorio Emanuele III, che potè contare però sulle valide lezioni delle nobildonne napoletane. Nelle sue memorie il generale Paulucci racconta la testimonianza del capitano Avogadro: «Il principe non ha successo con le donne. Però ogni quindici giorni cambia, e le signore di Napoli dicono tra loro che fan servizio per turno e portano la sciarpa», metafora militare che in questo caso indica una corvée tra le coltri. «Anche Umberto II - racconta Antonio Spinosa - non manifestava da giovane grande entusiasmo per le ragazze. Il suo caso di- mostra che non bisogna esagerare. L'ammiraglio Bonaldi fu incaricato di trovare la donna giusta per far scoprire all'erede al trono i misteri del sesso. Andò fin troppo bene. Tra il '25 e il '29 Umberto spopolò. Aveva un debole per le attrici, e condivise con Ciano gli amori di Mimy Aylmer. Poi tornò nell'anonimato, al punto che la moglie Maria José si lamentò con Galeazzo Ciano delle sue "inadempienze maritali" e il Duce, preoccupatissimo per l'immagine della Corona, fece immediatamente compilare un dossier». Ma le lezioni di sesso non toccarono mai a una donna della famiglia reale? Anche qui viene in soccorso la corte inglese. Come riuscì Wallis Simpson, non bella e soprattutto divorziata, a fare impazzire Edoardo Vili, al punto da indurlo a rinunciare alla Corona? Imparando, almeno stando ai si dice, l'arte del sesso nei bordelli orientali. Aldo Cazzullo Lo storico Cardini «Il fiasco comprometteva alleanze politiche» A fianco il principe Carlo d'Inghilterra, che sarebbe stato iniziato al sesso da una donna più anziana, come accadde (si dice) anche a Vittorio Emanuele III (a sinistra)

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