Arriva Rocard «Sono un duro e ve ne accorgerete presto» di Enrico Benedetto
E Vuole salvare il ps francese, ma per Fabius è solo un infame Arriva Rocard: «Sono un duro e ve ne accorgerete presto» IL LEADER DEL B3G BANG SOCIALISTA *.»«.* .m-i.i òfjip in* *,lM plli.U-*l'-.r.,-'"?<;'"- •'<••¥<■. -, 1 ■ E PARIGI tempo di accorgersi che sono un duro». Michel Rocard lanciò il proclama 4 anni fa. Solo oggi mantiene quella promessa, ma alla grande. E l'ancor incredulo ps annaspa fra indignazione, perplessità, furore. «Un putschista», lo definisce Paul Quilès, ex ministro agli Interni. Pierre Mauroy, già leader della Rosa: «Che brutta strada, non lo seguirò». E Laurent Fabius sibila, lontano dai microfoni: «Infame». L'astio trova qualche giustificazione. Con abile regia, Michel Rocard ha trasformato un soporifero direttivo ps in soirée dei lunghi coltelli. Anziché il mitra - come le SS nel '34 - impugnava una mozione antiFabius per far dimettere lui e, insieme, annettersi il partito. Ancora nel tg notturno, sabato, il segretario ripeteva su «TF1» di non correre pericoli. Ma allenze spregiudicate, nuovi e vecchi rancori, intrighi vari l'hanno messo kappaò alle 23,59. Un 20' dopo, Rocard s'intronizzava. Carica, «presidente della direzione collegiale». Super-congresso en- tro luglio. Obiettivo: cambiare linea, nome, struttura, interlocutori. Chiamarlo «strappo» appare quasi riduttivo. E' ima rivoluzione. Ma di palazzo. Il Big Bang che Michel Rocard auspicò il 17 febbraio non contemplava pugnali. Né, peraltro, la catastrofe elettorale ps. E tantomeno che l'ex premier si vedesse soffiare da un cameade lo scranno al¬ l'Assemblée Nationale. Ormai il progetto iniziale era una conchiglia vuota, su cui infierivano le ironie. Meglio conquistare il potere, alibi o no: così ha fatto Michel Rocard. Sapeva che un capro espiatorio allontana le responsabilità collettive. Laurent Fabius era la miglior vittima sacrificale a disposizione. Dunque, addosso. Ma le voci levatesi ieri contro la sbrigativa giustizia rocardiana non sono poche. «Il ps è un vascello privo di nocchiero», afferma. Roland Dumas. Qualcuno giunge a evocare scissioni. La base rumoreggia: aspettava il rilancio, le offrono una congiura rinascimentale. Persuaso che l'ora è difficile, Michel Rocard getta in pegno alla folla le sue ambizioni per l'Eliseo: «Ne parleremo fra un anno, ora c'è da ricostruire la Gauche». Ma l'annuncio non basterà per evitargli imboscate. Il leader ps teme un uomo solo, Jacques Delors. Se l'eurocrate - come alcuni indizi lasciano trasparire - abbandonerà l'Aventino scagliando contro Rocard le sue forze intatte, il nuovo padrone di rue Solferino può chiudere bottega. Il generalissimo Delors, però, temporeggia. Ci diranno i prossimi giorni se attende la Rosa una guerra civile o l'unità fittizia imposta dal «putsch». Per Michel Rocard è comunque la sfida più dura in 44 anni (ne ha 62) di attività politica. 1949: aderisce alla Sfio, il marxisteggiante ps che tra gli «uomini nuovi» annovera Francois Mitterrand. Giovane intellettuale, reduce da un prestigioso diploma all'Ena, non ama oltremisura il bagaglio ideologico gauchiste. Così, durante la Guerra d'Algeria, trasloca nel più accomodante psu. La versione socialdemocratica lo affascina. Ma raccoglie poco: solo il 3,6 alle Presidenziali ove trionfa Pompidou. Bisogna attendere il '74 per vederlo confluire nel ps di Mitterrand. Ambedue si detestano cordialmente. Rocard gli rimprovera «l'arcaismo politico». Dovrà zittirsi: 1981, re Francois sale al trono. Ministro in vari governi ps, accresce la sua influenza nel partito e i sondaggi lo lanciano tra le star. La chiamata giunge nell'88 : Matignon. Il Rocard primo ministro sopravvive un quadriennio. E' ancora popolare, eppure Mitterrand se ne sbarazza: vuole una fedelissima per uccidere nella culla la revanche di gollisti' e giscardiani. L'opzione Cresson sarà rovinosa. Rocard ne esce con l'aureola del martirio. Le ultime assise ps (Bordeaux '92) lo consacrano candidato virtuale per l'Eliseo. E' l'agognata nomination. Ma nel frattempo il socialismo transalpino fa harakiri. E Rocard deve provare a salvarlo: non ha altre chance se vuole farsi votare nel '95. Donde il Big Bang e - adesso - la rappresaglia. Giù la maschera, Michel. Enrico Benedetto II nuovo leader del partito socialista francese Michel • Rocard
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