«Modugno è pulito» Parola di radicali di Raffaello Masci

Interno Emma Bonino: mai visti quei 500 milioni «Modugno è pulito» Parola di radicali ROMA. Al telefono risponde una colf filippina: «Il signor Modugno non c'è, non è in Italia». In effetti, si è chiarito, il cantante ed ex parlamentare radicale si trova in Grecia per una breve vacanza («la prima dopo otto anni», precisa Emma Bonino), ma sta tornando per chiarire la sua posizione dopo le insinuazioni-accuse fatte da Roberto Buzio, socialdemocratico, ex segretario di Giuseppe Saragat, secondo cui il Mimmo nazionale avrebbe preso 500 milioni quale cachet per alcuni concerti da tenere durante la campagna elettorale per le europee del 1989. L'esponente radicale era allora candidato indipendente nelle liste del psdi. Ieri, l'avvocato Claudio Canovi ha detto di aver ricevuto incarico dal cantautore - «indignato per le ipotesi di un suo coinvolgimento in occulti finanziamenti» - di comunicare al giudice Di Pietro che il suo assistito è disponibilissimo a «fornire immediatamente ogni notizia utile alla giustizia ed atta ad escludere ogni e qualsivoglia sospetto sul suo conto e, per quanto lo riguarda, sul partito radicale». Dunque Modugno, ancorché turbato da questa vicenda, si appresta a tornare in Italia e a fare piena luce sulla sua posizione. Cosa deve spiegare a Di Pietro? Primo, se questi soldi li ha presi o no. Secondo, se li ha ricevuti come ricompensa per i concerti tenuti (e, in quel caso, è ancora in tempo per denunciarli al fisco, grazie a un condono). Terzo, se li ha spesi per la campagna elettorale o se sono invece finiti al partito radicale, macchiandosi in tal caso di finanziamento illecito ad un partito. «Se soldi gli sono stati dati ha detto ieri Emma Bonino, segretario del pr - glieli avrà dati il psdi per la campagna elettorale. Se e come Modugno li abbia poi spesi nel corso della campagna elettorale, potrà spiegarlo lui stesso a Di Pietro. Per quanto riguarda l'accusa di un trasferimento alle casse del partito radicale, questo lo escludo assolutamente. I bilanci del partito sono trasparenti. Gli unici soldi che abbiamo ricevuto da Modugno sono le sue indennità parlamentari devolute al partito e, ovviamente, regolarmente riportate nei libri contabili». Ma questa vicenda non sarà il colpo mancino di qualcuno che vuole infangare il partito radicale coinvolgendolo in Tangentopoli? «Un sospetto ce l'ho - dice il segretario - ma è appunto un sospetto, e non ho argomenti per sostenerlo». I «pasdaran» di Domenico Modugno si chiamano «Volare», e sono un'associazione per la tutela dei disabili, di cui il cantante è presidente onorario. Quelli di «Volare» espri- mono «ampia e fattiva solidarietà» e sono certi che al giudice Di Pietro, Modugno «fornirà ampie ed esaurienti spiegazioni, e certamente lo inviterà a continuare nell'indispensabile opera di grandi pulizie intrapresa». Insomma che Modugno faccia in fretta a tornare dalla Grecia perché, posto che tutto questo sia solo una bolla di sapone, non può essere che lui a farla scoppiare (o a darle consistenza). Poi, ovviamente, il psdi dovrà spiegare dove ha preso il mezzo miliardo per finanziare Modugno, ma questa è un'altra storia. . Raffaello Masci L'avvocato di Mimmo «E' indignato e andrà dai giudici di Milano» Emma Bonino, segretario del partito radicale

Luoghi citati: Grecia, Italia, Milano, Modugno, Roma