Mansell si schianta a 270 l'ora

Prove di f. Indy a Phoenix, un incidente che poteva essere drammatico Prove di f. Indy a Phoenix, un incidente che poteva essere drammatico Meniseli si schianta a 270 l'ora In ospedale illeso e sotto choc PHOENIX. Al suo debutto su un circuito ovale Nigel Mansell è stato protagonista ieri di un pauroso incidente durante le prove del Gran Premio di Phoenix, valido per il campionato di Formula Indy. Il pilota inglese ha perso il controllo della sua Lola Ford del team Newman Haas mentre stava andando a circa 270 chilometri orari. Prontamente soccorso, è stato ricoverato dopo pochi minuti in un ospedale cittadino, il Good Samaritan, dove i medici si sono riservati la prognosi sulle sue condizioni, che tuttavia, non sono preoccupanti. Forse, già stamane Mansell sarà dimesso. Il dottor Tyroch, capo dell'equipe che assiste Nigel, ha dichiarato: «Il campione britannico non ha fratture, è in forte stato di choc, dovrà osservare un periodo di riposo di almeno una decina di giorni». Non è quindi escluso che il pilota possa tornare a gareggiare già a Long Beacb, dove tra due settimane si correrà la terea prova della formula Indy. L'incidente è accaduto all'inizio della seconda sessione di prove del Gran Premio Valvoline 200, seconda gara del campionato '93 di Formula Indy, dopo che Mansell era stato il più veloce al termine della prima sessione. Un testimone oculare, che assisteva alle prove in un punto molto vicino a dove è avvenuto l'incidente, ha di¬ chiarato che Mansell andava a circa 270 chilometri all'ora quando ha affrontato una curva. Inspiegabilmente l'inglese ha perso il controllo della sua Lola e non è riuscito ad evitare la sbandata, finendo in una delle uscite laterali di scorrimento. La parte posteriore della monoposto si è praticamente aperta, quindi c'è stato un violento impatto contro il muro di protezione. Mansell, prontamente soccorso, è stato estratto dalle lamiere in stato di incoscienza, con numerose ferite sulle braccia e sulle gambe. Gli è stata subito somministrata una fleboclisi, quindi il pilota è stato tra- sportato in elicottero al Good Samaritan Hospital di Phoenix, dove è arrivato una ventina di minuti dopo l'incidente. Nel nosocomio è stato subito assistito da due medici del team Newman-Haas, per il quale gareggia il pilota inglese. Fra questi c'era anche Terry Trammell, il chirurgo che l'anno scorso operò alle gambe il pilota Nelson Piquet dopo il gravissimo incidente in cui il brasiliano rimase coinvolto sulla pista di Indianapolis. Michael Knight, portavoce del team Haas-Newman, ha dichiarato: «L'impatto è stato molto forte, ma dai primi esami e dalle radiografie a cui Nigel è stato sottoposto in ospedale risulta soltanto una commozione cerebrale molto forte, ma nessuna ferita grave. Soltanto escoriazioni profonde». La Lola di Mansell è praticamente finita contro un muro di protezione della pista e lo ha quasi perforato prima di rimbalzare a oltre 150 metri di distanza. Va sottolineato che l'ovale di Phoenix è uno dei circuiti più veloci in assoluto tra quelli compresi nel campionatop di Formula Indy. Sull'incidente, Mario Andretti, compagno di squadra di Mansell nel team Newman- haas ed anch'egli ex campione del mondo di f. 1 ha detto:«Può capitare a tutti perchè purtroppo questo di Phoenix è un circuito che non perdona, e se fai uno sbaglio lo paghi. Nigel voleva vedere fin dove riusciva ad arrivare, e sono certo che si sentiva molto sicuro di se stesso». Soltanto due settimane fa Mansell aveva vinto la prima prova del campionato, imponendosi sul tracciato australiano di Surfers Paradise, [c. p.] Nigel Mansell (nel riquadro) sulla Lola Ford con cui corre in America nella formula Indy

Luoghi citati: America, Indianapolis, Phoenix