L'avvocato ruba le banane se è tra gli «Sgangheroni» di Lietta Tornabuoni

I tic dei fratelli Marx nel lavoro di Dugan con Turturro I tic dei fratelli Marx nel lavoro di Dugan con Turturro L'avvocato ruba le banane se è tra gli «Sganghererà» ALLA maniera dei fratelli Marx. Cambiano stile i geniali fratelli quarantenni David e Jerry Zucker, autoriproduttori e/o registi che insieme con l'amico ora separato Jim Abrahams e con lo sceneggiatore Pat Proft sono responsabili dei più travolgenti e fortunati esempi di comicità demenziale americana, «L'aereo più pazzo del mondo», «Una pallottola spuntata», «GhostFantasma», «Una pallottola spuntata 2 e 1/2 - L'odore della paura» (è in preparazione il terzo film della serie, sempre interpretato da Leslie Nielsen, «Una pallottola spuntata: l'estremo oltraggio». Dal delirio mescolante gags fisiche e satira politica, puerilità e intellettualismo, gli Zucker (che per la prima volta si servono d'un regista esterno, Dennis Dugan di «Piccola peste») passano, appunto, alla maniera dei fratelli Marx, per raccontare le avventure di tre imbranati scatenati nell'ambiente dell'alta società, nel mondo raffinato e presuntuoso del balletto classico. Dei Marx si rievocano, ripetono o citano moltissimi tic: pluriprotagonisti, asessualità, la lotta per stipare decine di persone in uno spazio angusto, i modi da seduttore di Groucho (qui, di Turturro) esercitati soprattutto sulle vecchie miliardarie ingioiellate, il personaggio portatore di infiniti abiti sovrapposti e d'infiniti oggetti in tasca, complesse imprese distruttive, eccetera. Tentativo d'imitazione riuscito? Non del tutto: però, superando l'antipatia per il titolo italiano tremendo e astuto, si ride anche molto. Gags iniziali, a esempio: si svolge il Primo Campionato di Vasectomia; lo zelante lavoratore Bob Nelson si tira su di scatto sentendo suonare la sveglia, che segna le dieci e mezzo del mattino; il tassista Mei Smith vanta le altre sue attività, liposuzioni, vendita di parrucchini, pulizia di piscine, interpretariato; l'avvocato John Turturro entra nella lussuosa residenza della sua cliente con la borsa delle carte, posa la borsa su un tavolo d'antiquariato ornato d'una ricca fruttiera, apre la borsa, ruba cinque banane, le nasconde nella borsa e via. Gags finali: nella scatola del trucco del ballerino nemico (il nobile George De La Pena, detto «The Great Volare») la biacca viene sostituita da nero lucido da scarpe; in palcoscenico, la morte del cigno dell'assolo di danza su musica di Saint Saéns avviene a opera di cacciatori che gli sparano lasciandolo lì con le zampe stecchite. Ultime battute di Turturro all'avversario: «Ci vediamo dopo la sua lobotomia, ma si ricordi che lei non piace a nessuno». Dislocata, sconnessa, maniacale, la commedia divertente è girata anche al Morton Estate di Pasadena dove i fratelli Marx girarono «Duck Soup» (Zuppa d'anitra o «La guerra lampo dei fratelli Marx») nel 1933. Lietta Tornabuoni GLI SGANGHERONI (Brain Donors) di Dennis Dugan con John Turturro Bob Nelson, Mei Smith Nancy Marchand John Savident Comico. Usa 1991 Cinema Ambrosio 1 di Torino Cinema Sala 2 di Milano

Luoghi citati: Milano, Pasadena, Torino