Vendica lo stupro sul figlio di Franco Pantarelli

Sacramento, la madre non voleva che il bimbo testimoniasse Sacramento, la madre non voleva che il bimbo testimoniasse Vendica lo stupro sul figlio Ha sparato in aula al violentatore NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Il corruttore sessuale di suo figlio era sotto processo. Forse lo avrebbero condannato, ma qualunque pena non sarebbe stata abbastanza, secondo lei, e così all'udienza di venerdì EUen Nessler, 40 anni, arriva con una piccola semiautomatica nella borsetta, aspetta il momento opportuno - una pausa del dibattimento - si avvicina all'imputato, Daniel Driver, 35 anni, e gli spara due colpi alla nuca. Grida, urli, un principio di panico, i poliziotti di servizio estraggono le loro pistole e le puntano sulla donna, ma lei ormai è paga del risultato. Per quel «bastardo» ci voleva la condanna a morte e lei l'ha eseguita. Getta l'arma a terra e si lascia arrestare senza fare resistenza. Il suo bimbo doveva essere uno dei prossimi testimoni al processo contro Driver, e a lei l'idea che fosse costretto a parlare in dettaglio di ciò che era successo l'estate scorsa in un campeggio organizzato da una chiesa locale, che dovesse raccontare ciò che Daniel Driver gli aveva fatto e gli aveva fatto fare, e soprattutto l'idea che l'avvocato difensore lo sottoponesse a uno spietato controinterrogatorio, non piaceva proprio. Aveva cercato di evitarla, quella deposizione, ma non c'era stato verso. Sì, le aveva spiegato il suo avvocato, ciò che Daniel aveva fatto durante il campo estivo al figlio di Ellen e ad altri 6 bambini era gravissimo ed era forse destinato ad avere conseguenze pesanti nella loro vita. Ma proprio per questo era necessario che i piccoli andassero a testimoniare: l'imputato doveva essere riconosciuto colpevole e messo in condizioni di non nuocere più. Con la soluzione da lei trovata, Daniel Driver non potrà nuocere più e la testimonianza dei bambini non sarà necessaria. Il fatto è accaduto nel tribunale di Jamestown, California, 80 di miglia a Est di Sacramento, un luogo famoso in anni lontani perché vi ebbe luogo la corsa all'oro. Oggi è un posto tranquillo, abitato da famigliole per bene, pretese moderate e tanto timor di Dio. La vita sociale si raccoglie attorno alle chiese, che organizzano anche le attività per i ragazzi, servendosi di «intrattenitori», come Driver. Lui era bravissimo, si racconta. Si dedicava ai bambini con pazienza e inventiva, loro lo adoravano. Così quando l'estate scorsa la chiesa propose il campeggio, loro si eccitarono molto alla possibilità della grande avventura e i genitori aderirono con convinzione. Al ritorno i piccoli raccontarono delle gite nei boschi, delle gare di pesca nel lago, dei giochi che facevano al tramonto e del «coraggio» che avevano saputo dimostrare durante i «turni di guardia» notturni. Ma qua e la affioravano allusioni reticenti a certe «visite» che Daniel aveva fatto loro durante le ore dedicate al sonno. Messe in allarme, le mamme cominciarono a incalzarli per farsi spiegare cosa era accaduto, e quando non ebbero più dubbi si rivolsero allo sceriffo. L'indagine concluse che almeno 7 bambini erano stati molestati, e l'intrattenitore fu arrestato e denunciato. Il processo era cominciato da alcune settimane. Avevano deposto alcuni genitori, il pastore aveva raccontato di non avere mai avuto sospetti che Daniel Driver potesse fare una cosa del genere e altri testimoni avevano parlato di lui e della sua bravura nel trattare con i bambini, facendo affiorare il dubbio che forse quelli che lo avevano denunciato stavano esagerando e che si era dato troppo credito a delle fantasie infantili. Si stava insomma verificando ciò che avviene sempre in questi casi, in cui il confine fra l'affettuosità «normale» e quella «morbosa» è difficile da individuare. EUen Nessler, che nella denuncia contro Driver era stata la più attiva, cominciava a dubitare sulla possibilità che l'imputato fosse riconosciuto colpevole. Le sembrava di percepire attorno a sé il sospetto di nutrire un pregiudizio verso di lui. Durante l'udienza di venerdì ha risolto il problema con due colpi di pistola nella nuca di Daniel Driver. Ora il suo bimbo dovrà aspettarla chissà quanto. Franco Pantarelli Lina Sastri interprete del film «Donne armate» Una madre in California ha ucciso in tribunale lo stupratore del figlio

Persone citate: Daniel Driver, Driver, Lina Sastri

Luoghi citati: California, New York, Sacramento