Scala un teatro decapitata di Armando Caruso

Il ministro Margherita Boniver: «Fontana è il migliore sovrintendente italiano» Il ministro Margherita Boniver: «Fontana è il migliore sovrintendente italiano» Scala, un teatro decapitata 77 Tar del Lazio ha accolto la denuncia dello Snater «No al commissario», ed a Bologna si è dimesso Escobar MILANO. Scala decapitata, dunque: il più prestigioso teatro del mondo è senza sovrintendente. Ieri Carlo Fontana è stato «silurato» dal Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso dello Snater, il sindacato autonomo guidato da Edoardo Colacrai, battagliero ballerinosegretario sindacalista Snater, tempo fa licenziato dallo stesso Fontana per ragioni professionali. Ma per capire meglio cos'è successo, bisogna risalire al 1990: Badini decide di lasciare anzitempo la Scala (il suo mandato sarebbe scaduto il 29 luglio '92). Interviene Carlo Tognoli, allora ministro dello Spettacolo e il 3 ottobre '90, per far coincidere il periodo del Consiglio d'amministrazione con il mandato di un nuovo sovrintendente, nomina Carlo Fontana, uno dei più vivaci giovani manager del teatro italiano. La nomina è ineccepibile sul piano amministrativo? Il Tar dice sì e respinge il primo ricorso di Colacrai. L'altro ieri la terza sezione del tribunale amministrativo del Lazio (presidente Vincenzo Borea, consiglieri Gianni Leva e Giancarlo Giambartolomei) cambia idea: accoglie il secondo ricorso dello Snater e rimanda a casa Fontana. E' una bomba, ma alla Scala, apparentemente, non cambia nulla. La parola d'ordine è «silenzio». «Dal Tar non abbiamo ancora ricevuto comunicazione della sentenza - si limitano a dire -, la parola passa al ministro». Margherita Boniver, a Roma, cerca di correre ai ripari, ma come? «Prima di tutto sto valutando la situazione chiarisce -. C'è un dato oggettivo, la sentenza del Tar, che si basa su una ragione di carattere tecnicogiuridico e non sul valore di Carlo Fontana, che nessuno mette in discussione. D'altra parte sappiamo tutti ciò che il sovrintendente ha fatto e sta facendo per la Scala». Che decisione ha preso? «Ho chiesto immediatamente all'Avvocatura dello Statù se la sentenza amministrativa è appellabile. Se lo è, mi rivolgerò al Consiglio di Stato, altrimenti rimane la sospensiva. Fontana per ora resta al suo posto ma non può firmare alcun atto amministrativo». Si arriverà al commissariamento della Scala? «Non vedo il motivo di nominare un commissario, perché sono fiduciosa che l'Avvocatura di Stato riterrà appellabile la sentenza...» Se dovesse decidere il con¬ trario? «In tal caso il commissario dovrà essere espresso dal Comune di Milano, che a sua volta è commissariato». Colacrai, intanto, ha inviato telegrammi ai ministeri del Tesoro (sospensione degli emolumenti a Fontana), degli Interni, dello Spettacolo e un messaggio a Fontana perché abbandoni l'incarico. A Bologna ha reagito Sergio Escobar, che si è dimesso dalla sovrintendenza del Comunale, in segno di solidarietà. Armando Caruso Il soprano torinese Nuccia Focile che ha debuttato nel ruolo di Nedda e il tenore Nicola Martinucci che ha sostituito Pavarotti alla Scala

Luoghi citati: Bologna, Comune Di Milano, Lazio, Milano, Roma