«Raiuno una rete imbalsamata»

Ad Antennacinema sono scesi in campo i cattolici: «La vera pornografìa televisiva è quella della stupidità» Ad Antennacinema sono scesi in campo i cattolici: «La vera pornografìa televisiva è quella della stupidità» «Raiuno, una rete imbalsamata» L'intervento di Padre Sorgi: «Niente idee» CONEGLIANO VENETO DAL NOSTRO INVIATO Don cw-180Gianni Baget Bozzo, politologo ed eurodeputato del psi non si meraviglia della grande e rinnovata attenzione che il piccolo schermo sta dando in questi ultimi tempi ai valori della cultura cattolica: «In questo Paese - ha detto ieri ad Antennacinema - quando crolla la politica ci si rivolge sempre ai cattolici e alla Chiesa. E questo succede anche adesso, nonostante il fatto che i tangentari siano de». E anche padre Claudio Sorgi, critico attento, su L'Avvenire, dei fatti della televisione, saluta con soddisfazione questo revival religioso sul piccolo schermo. «Prima su certe tematiche c'era la censura preventiva: nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di fare quello che ha fatto l'altro giorno Lucio Dalla, e cioè dichiarare in pubblico la sua fede. Adesso certe barriere ideologiche sono cadute: è finito il tempo in cui l'Italia si doveva dividere per forza in cattolici e laici, e quindi è cambiato completamente il modo di guardare e valutare certi fatti religiosi. C'è molta attenzione verso tutto quello che viene dal mondo cattolico, ci si accorge di cose che prima passavano completamente inosservate». Ma quella della tv non potrebbe essere un'attenzione strumentale, l'ennesimo modo per raccogliere audience? Come mai, per esempio, la seconda rete della Rai, proprio quella dei socialisti, ha lanciato negli ultimi mesi una raffica di programmi cattolici, battendo di gran lunga la democristiana Raiuno? Don Baget Bozzo non ha dubbi: «E' un fatto momentaneo: Raidue è alla ricerca di un nuovo patron, non c'è più Bettino e allora dov'è la tv di Raidue? Perso Craxi cercano un altro Dio. L'identità del psi è ignota: è un partito che non ha elaborato nulla al di fuori della cultura politica e, in un momento di crisi come questo, è naturale che il suo messaggio diventi molto incerto e che, di conseguenza, an¬ che la sua tv stenti a trovare nuovi riferimenti». Padre Sorgi scende nel dettaglio: «Raiuno è una rete imbalsamata perché non riesce a elaborare idee nuove nel campo delle rubriche religiose. Non ha neanche dato il tempo di crescere ad un programma come "Caffè italiano" che non mi sembrava certo un nuovo capitolo della tv del dolore visto che trattava di problemi di ogni tipo. Ho poi criticato il nuovo "A carte scoperte", in cui non c'è quasi niente che vada bene, né la formula, né il conduttore. Speriamo che riesca a correggersi in corsa. Raidue, invece, ha fatto molto per cambiare: penso a un programma come "Il coraggio di vivere" che stimo moltissimo. Purtroppo poi c'è quella terribile cosa che è "Detto tra noi", trasmissione del dolore e dell'orrore, e poi le piazze tipo "I fatti vostri"...». Ma qual è l'aspetto più criticabile della tv che si fa oggi? «La pornografia della stupidità - risponde padre Sorgi -: quella che produce maggiori danni introducendo dis-valori come il possesso, la giovinezza e la bellezza in quanto tali. La trappola più pericolosa per la tv è la superficialità e direi che le reti più esposte, da questo punto di vista, sono Retequattro e Italia 1». Secondo Baget Bozzo «quando la tv diventerà più matura potrà arrivare a cambiare la chiesa cattolica, e anche a determinare la crisi del mondo cattolico». Per nulla contrario al valore dell'audience («la tv non può essere portatrice di una cultura ghettizzante - dice - più gente la vede e meglio è»), Baget Bozzo non è severo neanche con le telenovelas e dichiara di preferire le reti commerciali a quelle pubbliche: «La forza della tv è nell'andare incontro alla gente. Non è negativo il fenomeno del pubblico che si appassiona alle telenovele, perché in quel modo molte persone riescono a vivere una vita che non hanno. La tv eleva tutti, anche gli incolti, perché offre le immagini, che innalzano il livello intellettuale. Prima c'erano le cose e le parole, i contadini e gli intellettuali: quando la tv è arrivata si è messa nel mezzo, introducendo il nuovo strumento delle immagini. In questo senso le tv commerciali hanno un loro valore, perché contribuiscono anche loro ad aumentare le coscienze individuali». E' il sistema Rai, secondo Baget Bozzo, che va completamente ridefinito: «La divisione fra le reti è solo partitica, ma se i partiti cadono che senso ha? La Rai andrebbe completamente prosciugata». Fulvia Caprera Baget Bozzo: Raidue orfana di Bettino è alla ricerca di un nuovo patron Simonetta Martone, conduttrice per Raitre di «Ultimo minuto», si dichiara affascinata dal buddismo Dice: «Leggo libri. mi interesso» Ettore Scola duro contro i giovani registi: «Nonostante l'Oscar, né Salvatores né Tornatore sono il futuro del cinema italiano

Luoghi citati: Conegliano, Italia