«Presidente non s'arrabbi.»

il caso. Un libro lancia l'allarme: gli gnostici di nuòvo fra noi «Presidente non s'arrabbi...» «Presidente, non se ne abbia a male, ma io dico che se il Milan avesse segnato quel rigore, al¬ l'ultimo minuto contro la Roma, forse, dico forse, avrebbe fatto un passo in direzione dell'antipatia. Invece così, venendo eliminato, adesso è più simpatico». Presidente ci scusi, presidente non si arrabbi, presidente, presidenteMa no che non si arrabbia, ma sì che vi scusa, il padrone delle ferriere beatamente accomodato in poltrona nello studio di una delle sue tv, titillato dagli sguardi adoranti dei suoi uomini, all'Appeso del martedì, adulato dagli ospiti fissi e occasionali. Vi perdona tutti, intervistatori dispettosi che avete l'impudenza di dire che forse quella rimessa laterale a favore del Milan non c'era (e lui: «Infatti, non c'era»), che arrivate a dichiarare che - a vostro modesto avviso, è chiaro forse il successo non sarebbe stato in fondo in fondo del tutto meritato (e lui: «Forse no, ma avrei preferito»). Ma che bella figura fate fare al padrone delle ferriere, al re molto meno realista della sua corte: lo esaltate e lui, equilibrato, attenua; lo stuzzicate e lui, magnanimo, concede. Sarà magari un gioco delle parti, «ad maiorem Dei gloriam»: però lui ci fa la parte migliore, grazie alla «partaccia» della tremolante compagnia. Che ne dice (un nome a caso) il ruggente Mughini? Sai che pena, che stretta al cuore se lo vedesse «la ragazza dai capelli di rame»... Ambrogio Bertone, La Spezia

Persone citate: Ambrogio Bertone, Mughini

Luoghi citati: La Spezia